Metallica, Master Of Puppets compie 35 anni
35 anni per Master Of Puppets, terzo album di studio dei Metallica pubblicato il 3 marzo 1986
Il 3 marzo 1986 i Metallica pubblicarono Master Of Puppets, terzo album di studio e loro straordinario successo commerciale.
La maniacale attenzione utilizzata nella produzione del disco e la genialità dei riff partoriti dai Four Horsemen resero il disco un punto di riferimento per tutto il panorama metal e non solo.
Nel 2016, infatti, l’album venne inserito nella National Recording Registry della Biblioteca Del Congresso degli Stati Uniti d’America in quanto: ”culturalmente, storicamente ed esteticamente significativo”.
La copertina di Master Of Puppets
La copertina di Master Of Puppets è un elemento fondamentale per cogliere fino in fondo l’essenza del disco che ha come temi centrali la manipolazione in tutte le sue forme e le nefaste conseguenze che ne derivano.
Il dissenso nei confronti della guerra, con particolare riferimento a quella del Vietnam, e l’angoscia per le vite cadute al fronte portarono James Hetfield ad elaborare il primo disegno delle tombe ordinate e senza nome che poi verranno raffigurate nella copertina.
Il progetto definitivo venne poi curato dal pittore Don Brautigam che, nell’arco della sua carriera, collaborò anche con artisti del calibro di Rolling Stones, Chuck Berry, AC/DC, Motley Crue e James Brown.
La titletrack "Master Of Puppets"
«Sono stato a questa festa a San Francisco e c’era un gruppo di ragazzi che si bucavano. Mi ha fatto stare male. In questa canzone non si parla di droghe specifiche ma del controllo che queste esercitano nulle persone».
Con queste parole, durante un’intervista del 1986, James Hetfiled spiegò il significato di Master Of Puppets, unico singolo estratto dall’omonimo disco.
La drammaticità del testo, ispirato alla letteratura onirica e del mistero di Howard Philips Lovercraft, viene magistralmente sostenuta dalla dinamica musicale che parte da una chitarra che sembra quasi balbettare, passa attraverso il denso assolo centrale e collassa sulla sinistra risata finale.
La morte di Cliff Burton
Nel 1986, subito dopo aver concluso il tour negli Stati Uniti al fianco di Ozzy Osbourne, i Metallica partirono per una tournee europea ed Il 26 settembre si esibirono a Stoccolma dove ottennero un grande successo. Quello fu l’ultimo concerto di Cliff Burton.
Il giorno successivo, mentre si trovavano a bordo del bus ufficiale del tour, Kirk Hammet e Burton si sfidarono ad una partita di carte decidendo che il vincitore avrebbe dormito vicino al finestrino. A trionfare fu il bassista.
Nel bel mezzo del viaggio l’autista perse il controllo del veicolo a causa di una lastra di ghiaccio, o molto probabilmente per l’abuso di alcol, facendolo ribaltare. Dalle lamiere uscirono Hammet, Ulrich, Hetfield ed il conducente. Burton rimase schiacciato dal bus e morì sul colpo a soli 27 anni.
Il contributo di Cliff per la realizzazione di Master Of Puppets fu molto importante. Nello specifico, oltre a partecipare alla realizzazione di gran parte delle tracce, scrisse Orion, strumentale di altissimo livello che non ebbe mai modo di suonare dal vivo. James Hetfield, dopo la morte del giovane bassista, si fece tatuare una sequenza di alcune note che Burton suonò durante la fase di registrazione di questa canzone.
La tracklist di Master Of Puppets
Dalla maestosa title track Master Of Puppets a Leper Messiah, il cui titolo è stato estrapolato da Ziggy Stardust di David Bowie. Ecco le 8 canzoni che compongono il disco Master Of Puppets:
1. Battery
2. Master of Puppets
3. The Thing that Should Not Be
4. Welcome Home
5. Disposable Heroes
6. Leper Messiah
7. Orion
8. Damage Inc.