26 aprile 2022

Mick Jagger:"Yungblud e Machine Gun Kelly danno nuova vita al rock"

Il frontman dei Rolling Stones elogia Yungblud e Machine Gun Kelly per aver portato un po' di vita ed energia alla nuova scena rock mondiale

Uno dei frontman più iconici della storia del rock, Mick Jagger, ha detto la sua sul futuro del rock.

Il leader dei Rolling Stones, infatti, ha indicato artisti giovani come Yungblud e Machine Gun Kelly, elogiandoli per la loro vitalità e la loro capacità di avvicinare i più giovani al genere.

Il futuro del rock

Quando si parla di rock, accostando il genere ad artisti nuovi come Yungblud e Machine Gun Kelly, gli appassionati sono subito pronti a storcere il naso.

Il giovane talento britannico, ad esempio, è accusato di fare cose che molti artisti rock hanno sempre fatto ma che ora sembrano sinonimo di poca credibilità, tipo scagliarsi contro la mascolinità tossica. Di Yungblud si sottolinea spesso anche come il suo flirtare ora con il punk, ora con il glam o il britpop e addirittura l'hip hop sia poco rock, come se l'unione dei generi non appartenesse alla storia del rock quando, a ben vedere, è scritto nel suo DNA.

Machine Gun Kelly, poi, ha compiuto in maniera ancora più grave l'alto tradimento di essere passato dall'hip hop al punk rock in combutta con Travis Barker. Certo, MGK non si presenta proprio come il personaggio più simpatico sulla faccia della terra, anzi, ma se alcune delle sue canzoni le avessero fatte alcune band di primi 2000 oggi, i nostalgici avrebbero probabilmente festeggiato.

Insomma: ai fan del rock non toccate il rock, a patto che non sia fatto per le nuove generazioni. Del resto anche i Greta Van Fleet, che sul rock classico dei papà ci hanno costruito una carriera, viene fatta l'accusa di scarsa originalità.

Per i giovani non sembra esserci via di scampo, che si faccia roba old style o si tenti qualcosa di più attuale, la critica è sempre dietro l'angolo.



Mick Jagger elogia Yungblud e Machine Gun Kelly

Paradossalmente chi sembra non aver voluto seguire questo trend è proprio uno che la storia del rock l'ha fatta e non ammette discussioni: Mr.Mick Jagger.

Il leader dei Rolling Stones ha infatti parlato proprio dell'importanza di Machine Gun Kelly e Yungblud per la scena del rock moderno.

Intervistato da un'emittente svedese, Mick Jagger ha elogiato i due giovani artisti per la loro carica e per lo status da star raggiunto recentemente, qualcosa che era mancato negli ultimi anni: "Nella musica rock hai bisogno di energia e ultimamente non ci sono stati molti cantanti rock in giro", ha detto Mick Jagger, "Ora ce ne sono alcuni. Hai Yungblud e Machine Gun Kelly. Quel tipo di vibrazioni post punk mi fanno pensare che c'è ancora un po' di vita nel rock'n'roll".

Se non si può considerare quella di Jagger come una vera e propria investitura, è di sicuro notevole il fatto che proprio i rocker di un tempo applaudano gli artisti di oggi che hanno il merito di far riscoprire le chitarre ai giovanissimi.

Mick Jagger:"Yungblud e Machine Gun Kelly danno nuova vita al rock"

Strange Game e il ritorno live degli Stones

Mick Jagger è tornato recentemente con un singolo solista attualmente nella Top 20 di Radiofreccia: 'Strange Game'.

Il brano è la prima sigla di una serie TV realizzata in carriera dal leader dei Rolling Stones che, insieme al compositore Daniel Pemberton, ha scritto il brano per la serie 'Slow Horses'.

Slow Horses è una serie spy tratta da un libro di Mick Herron che ha aiutato la rockstar americana ad immaginare il giusto sound per la sigla della serie: "E' una serie di libri abbastanza popolare, quindi sapevo di cosa trattava", ha detto Jagger a Variety, "Conoscevo molto bene le atmosfere del libro quindi, appena Pemberton mi ha mandato la traccia, ho buttato giù qualche nota di ciò che pensavo potesse essere il tema. L'ho scritta molto, molto velocemente, il che è sempre un buon segno".

Tornando ai Rolling Stones, invece, la band sarà impegnata nel tour europeo per celebrare i 60 anni di carriera, lo "Stones Sixty Tour".

I Rolling Stones saranno in concerto in Italia per una sola data allo Stadio di San Siro, a Milano, il prossimo 21 giugno.

Parlando del tour, il primo tour europeo senza il batterista Charlie Watts scomparso la scorsa estate e sostituito da Steve Jordan, Jagger ha detto che non prevede di lasciare le scene.

Il rocker 78enne ha dichiarato: "Non prevedo che questo sia l'ultimo tour, amo essere in tour. Non penso che lo farei se non mi piacesse farlo. Amo andare sul palco e fare il mio show, è ciò che voglio fare, voglio che tutti si divertano e possano dimenticare per un paio di ore tutti i problemi della vita".