05 luglio 2017

Morrissey, giallo date italiane:"Non mi sento al sicuro"

Il sito Morrissey-Solo riporta di un fermo avvenuto a Roma ai danni dell'ex leader degli Smiths che dice di aver annullato le trattative per gli show italiani

Dopo l'annuncio di Thom Yorke e Jonny Greenwood dei Radiohead che il 20 agosto si esibiranno per uno show a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto, un altro grosso nome della musica inglese suonerà allo Sferisterio di Macerata. Il Comune della città marchigiana ha infatti ufficializzato due giorni fa , attraverso i propri canali online, la presenza di Morrissey, iconico leader dei The Smiths, per il prossimo 6 settembre, anche se la data non risulta per ora presente sulle pagine dell'artista né ci sono biglietti in vendita (anche se il post riporta la disponibilità sui circuiti online e boxoffice@sferisterio.it).

Nel frattempo la vicenda si fa confusa in seguito ad un articolo di Morrissey-Solo, sito molto vicino all'artista, che ha condiviso un post di Sam Esty Rayner, fotografo e nipote di Morrissey, che riporta uno spiacevole fatto accaduto al cantautore inglese per le strade di Roma, città che frequenta spesso e dove ha registrato anche l'album "Ringleader Of the Tormentors" del 2006, che potrebbe portare alla cancellazione di tutte le date in trattativa in Italia. Non ci è dato sapere se quella di Macerata sia inclusa o meno.

Morrissey

A quanto pare martedì sera, in Via Del Corso, un poliziotto avrebbe trattenuto per 35 minuti Morrissey impugnando la pistola e intimando in modo più che deciso di consegnargli i documenti. Il ciuffo più famoso dell'indie si sarebbe rifiutato di eseguire gli ordini affermando che il militare stesse deliberatamente tentando di terrorizzarlo. Sempre attraverso il nipote, Morrissey ha inoltre comunicato di aver annullato le trattative per ben 7 date previste in Italia a settembre perché 'Con psicopatici del genere a piede libero non è ovviamente sicuro stare per me in Italia'. 

Secondo la Questura il fermo è avvenuto perché Morrissey era a bordo di un'auto - guidata dal nipote - che percorreva contromano e a tutta velocità una affollatissima via del Corso. Una volta fermato dagli agenti Morrissey si sarebbe rifiutato di fornire le generalità, pur meravigliandosi di non essere stato riconosciuto, sostenendo di non aver alcun obbligo nel mostrare i documenti.

Quella di annullare gli show è per Morrissey una prassi per niente inedita, ma cancellarli prima ancora di annunciarli porta le cose ad un livello superiore tale da annoiare, probabilmente, anche i fan più accaniti.

UPDATE: In seguito alle dichiarazioni della Polizia Morrissey ha concesso un'intervista a Metro UK dichiarando: "Sì, mi sono sentito offeso, come uno che viene provocato e non mi aspetto che qualcuno in alcuna parte del mondo sappia chi sono. Se questo è tutto ciò che sa dire la polizia, beh, potete trarre le vostre conclusioni. Se una cosa del genere può accadermi in una strada di Roma affollata e alla luce del sole, allora l'Italia si piazza lì con la sa Siria in termini di stabilità morale. Con psicopatici armati liberi di girare per le strade di Roma, allora gli immigrati affolleranno presto le frontiere italiane per tornare in Libia. L'Italia è classificata la 126esima nazione più pericolosa al mondo, ora è balzata al primo posto". Il nipote di Moz, Sam Esty Rayner, ha invece - con un commento sulla sua pagina Facebook - di essere lui alla guida dell'auto fermata e, anzi, di non trovarsi nemmeno in Italia.


Intanto lo scorso weekend, in anteprima all'Edinburgh Film Festival, c'è stata la proiezione di "England Is Mine", biopic non ufficiale sulla vita di Morrissey - qui interpretato da Jack lowden- prima di formare gli Smiths, prontamente stroncata dall'amico di infanzia James Maker.

Maker - che agli esordi degli Smiths era sul palco in veste di 'ballerino', cosa abbastanza in voga nella Manchester anni '80, basti guardare a Cressa negli Stone Roses e Bez negli Happy Mondays - ha criticato l'immagine di Morrissey mostrata nella pellicola ' una creatura autistica e monastica con capelli ricci e mossi, che ha avuto bisogno di essere spinto fisicamente a fare il cantante da un buon amico benintenzionato' definendola "un insulto". 'Il film è solamente fiction storica e non una biopic - insiste Maker - non si tratta di Morrissey e la premessa che se ce l'ha fatta lui a diventare un cantante allora c'è una possibilità per tutti è ipocrita e un insulto al suo talento di artista'.


Morrissey Biopic England is Mine - Official Trailer

Morrissey Biopic England is Mine - Official Trailer