Morto Ikutaro Kakehashi, padre del suono digitale

Fondatore della Roland, sua l'invenzione della ”drum machine”

Amato da molti, odiato da alcuni. Di sicuro i batteristi, quelli che sudano e lavorano sodo per produrre un ritmo muscolare, non hanno buoni motivi per portarlo nel cuore. L'ingegnere giapponese Ikutaro Kakehashi, scomparso all'età di 87 anni, è stato infatti il fondatore della Roland (e più recentemente della ATV Corporation) e soprattutto l'inventore della "drum machine", quella scatola elettronica che a partire dagli anni Ottanta ha rivoluzionato il suono della musica rock, pop e hip hop. Una rivoluzione che si può interpretare in molti modi: di certo ha tolto peso all'elemento umano, alla caratura tecnica del musicista, ma al tempo stesso ha consentito a milioni di ragazzi di formare più facilmente delle bands o di potersi esprimere senza ricorrere a costose attrezzature o complesse organizzazioni di gruppo. Una specie di "democrazia digitale" imposta da Kakehashi attraverso i sintetizzatori e il protocollo MIDI, per anni il più utilizzato per lo sviluppo e il campionamento di suoni. La drum machine più leggendaria, la TR-808, nacque praticamente per errore, ha raccontato il suo ideatore: ne furono prodotte solo 12mila esemplari perché aveva i transistor difettosi, ma proprio questa caratteristica generava un suono irripetibile.

Milioni di brani recano l'inconfondibile marchio sonoro Roland: da Madonna a Marvin Gaye, dai Depeche Mode (e tutta la scuola elettropop inglese degli anni Ottanta), da Phil Collins a Paul Young fino a Kraftwerk o ai Beastie Boys. Kakehashi è stato insignito da una laurea ad honorem dalla Berklee School of Music.

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