12 ottobre 2020

Muse, Bellamy sta scrivendo il nuovo album

Nonostante l'anno sabbatico per i Muse, Matt Bellamy sta già scrivendo il prossimo album della band mentre si diverte con il supergruppo The Jaded Hearts Club

Nei giorni scorsi The Jaded Hearts Club hanno pubblicato il primo album "You've Always Been Here", una raccolta di classici della tradizione northern soul e Motown rivisitata dalla superband composta, tra gli altri, da Nic Cester, Miles Kane, Graham Coxon dei Blur e Matt Bellamy dei Muse

Proprio il frontman dei Muse, che qui riveste i panni del bassista, ha rivelato che, nonostante la pausa del 2020, è già all'opera per scrivere il prossimo album della sua band principale.

Questa situazione è come la mia musica, ti tiene con il fiato sospeso

Lo stop per i Muse nel 2020 era qualcosa di già pianificato ben prima dell'avvento della pandemia, uno stop annunciato ai suoi amici che ha portato allo sviluppo del progetto Jaded Hearts Club, nato come gioco, in qualcosa di più serio. Bellamy, però, ha approfittato del tanto tempo libero anche per iniziare a scrivere quello che sarà il nono album per il trio rock britannico traendo ispirazione anche da tutto ciò che sta accadendo nel mondo.

"Ho iniziato a scrivere quando tutte queste proteste e questa situazione di caos ha iniziato a montare - ha detto Bellamy al Sun - e per quanto possa sembrare una cosa strada da dire, è una situazione che si sposa bene con la musica che scrivo. Ti tiene un po' col fiato sospeso".

Alcuni mesi fa Bellamy ha rilasciato un'intervista al NME dove, a proposito del successore di Simulation Theory, diceva di voler fare un ritorno alle origini non solo dal punto di vista sonoro ma proprio fisico, tornando a lavorare nella città natale di Teignmouth con tutta la band: "Mi piace l'idea di premere il tasto reset e tornare là dove tutto è iniziato - ha detto Matt Bellamy - Con questo intendo trasferirmi fisicamente nella nostra città natale e ricominciare a fare le cose come agli esordi. Probabilmente torneremo in studio il prossimo album e dopo, in base alle restrizioni che ci saranno, ricominciare ad andare in tour".

Il progetto The Jaded Hearts Club

A proposito dei Jaded Hearts Club, nati per scherzo come una cover band dei Beatles composta da amici musicisti, Bellamy ha raccontato di come è nato tutto: "Ho finito il tour con i Muse verso ottobre dello scorso anno e mi sono preso un mese di pausa, poi i ragazzi sono venuti a Los Angeles e abbiamo scritto l'album. Ci siamo divertiti, siamo andati in giro, e abbiamo finito di registrare giusto in tempo prima che iniziasse il lockdown. Alla fine ho fatto io le parti vocali per 'We'll Meet Again' e 'Fever' perché non c'era più nessuno, nessuno poteva più venire a registrare".

E sul suo ruolo 'defilato' all'interno del supergruppo, Bellamy si è detto felice di assumere un ruolo che solitamente non gli spetta:

"A volte è bello stare sulle retrovie, una parte di me è il tranquillo produttore, non il frontman sfacciato. A volte è bello lasciare che siano gli altri a prendersi l'onere di stare davanti. I bassisti e i batteristi sono quelli che si divertono di più in una band perché esser eil frontman prevede che tu debba affrontare le cose più seriamente mentre se vuoi divertirti è molto meglio essere il bassista!".

Di seguito gli ultimi video dei The Jaded Hearts Club e l'intervista fatta da Cecile B a Nic Cester che ci ha parlato di come è nato il progetto:





Matt Bellamy solista

Da quando è iniziato il lockdown il frontman dei Muse Matt Bellamy ha voluto anche regalare ai propri fan piccoli e sparsi momenti musicali a titolo personale. L'ultimo, in ordine di tempo, è arrivato meno di un mese fa ed è una cover di 'Bridge Over Troubled Water', classico del cantautorato pubblicato da Simon & Garfunkel nel gennaio del 1970 come secondo singolo dall'omonimo album, il quinto del duo americano.

Il brano è tra le hit di maggior successo di Simon & Garfunkel raggiungendo la Top 5 nelle classifiche di ben otto differenti nazioni e vendendo più di sei milioni di copie in tutto il mondo. Tra i tanti artisti che nel corso degli anni hanno reso omaggio al brano facendone una cover ci sono nomi come Elvis Presley, Johnny Cash ed Aretha Franklin.

Nella sua versione di Bridge Over Troubled Water, Matt Bellamy prende l'originale arrangiamento incentrato sul pianoforte e lo sostituisce con una chitarra acustica sulla quale poggia la sua voce sempre intensa e potente. A maggio Bellamy ha rilasciato a suo nome la strumentale a pianoforte 'Tomorrow's World', seguita un mese dopo da tre nuove versioni di 'Unintended', singolo pubblicato dai Muse vent'anni fa come estratto del debut album 'Showbiz'.

Successivamente, a ridosso dell'uscita di "Simulation Theory - il film", mix di film e immagini live pubblicato a corredo dell'ultimo lavoro in studio del 2018, Simulation Theory, è stata la volta della piece dal sapore anni '80 'Behold The Glove' accompagnata anche da un video che mostra il leader della band in versione cavaliere del futuro intento a sgroppare in spiaggia in sella al suo destriero.

Simulation Theory - il film

Pubblicato lo scorso 21 agosto sia in digitale che in alcuni cinema selezionati in tutto il mondo, non in Italia, il film "Simulation Theory" è nato inizialmente come film concerto per documentare gli show dei Muse alla O2 Arena di Londra per il "Simulation Theory Tour". Il progetto si è poi sviluppato diventando qualcosa di diverso. La pellicola, diretta da Lance Drake che si era già occupato di tutti i video per i singoli estratti dall'album Simulation Theory, espande il semplice discorso live diventando un vero e proprio film ispirato all'immaginario degli anni '80 che Bellamy considera come il suo 'The Wall'. La trama racconta di un team di scienziati che indagano l'origine di un anomalia paranormale che si manifesta in tutto il mondo in una storia in cui la fiction e le immagini del concerto si fondano in una sola entità mischiando virtuale e reale.


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