14 dicembre 2022

Muse, Matt Bellamy parla della passione per il metal e per gli Iron Maiden

Il frontman dei Muse parla dell'importanza del metal e degli Iron Maiden per la band: "Erano diversi, per questo li abbiamo sempre ammirati"

In molti hanno storto il naso nel vedere il nome dei Muse inserito all'interno della categoria Best Metal Performance tra gli artisti nominati ai prossimi Grammy Awards con 'Kill Or Be Killed'.

L'ultimo album della band inglese "Will Of The People" è però stato sin dall'inizio un volontario ritorno alle origini ad un sound più chitarristico, ispirato anche da artisti metal che, come raccontato da Matt Bellamy in un'intervista a Classic Rock, hanno sempre fatto parte degli ascolti dei Muse.

L'ammirazione per gli Iron Maiden

"Siamo sempre stati circondati dalla musica metal", ha detto il leader dei Muse. "Crescendo ascoltavamo band come gli Iron Maiden. E, anche se legavamo principalmente attraverso artisti come Nirvana, RATM e Smashing Pumpkins, abbiamo sempre amato il metal degli anni '80. Anche i Metallica sono stati una grande influenza per noi ma gli Iron Maiden erano britannici come noi e, in qualche modo, avevano anche un sound più vicino al punk rock".

Parlando nello specifico di un brano dei Maiden, Bellamy dichiara il suo amore per Phantom Of The Opera, sottolineando quanto fosse diversa rispetto a molti brani metal dell'epoca: "Phantom Of The Opera non sembrava pomposa o apertamente classica come altre canzoni metal, ad esempio. Conservava ancora qualcosa di particolarmente spaventoso e arrabbiato. Ecco perché i Maiden sono una band che abbiamo sempre ammirato".

Ma non solo i Maiden e i Metallica sono apprezzati da Bellamy che, essendo un musicista tecnico e molto dotato, non poteva che amare anche un virtuoso della chitarra come Yngwie Malmsteen:"Era una di quelle persone in cui mi sono imbattuto nei primi anni Novanta quando ho iniziato a suonare. Chiaramente, allora, ho pensato che ci fosse una possibilità. Dopo un po' mi sono reso conto che semplicemente non poteva riuscire ad arrivare al suo livello, e ho virato verso stili di chitarra più vicini alla classica e al flamenco. Poi ho iniziato ad ascoltare chitarristi come Hendrix e Cobain e ho pensato 'Sai cosa? Posso creare il caos. Non posso avere questa incredibile precisione tecnica ma quello che posso fare è creare confusione. Così ho intrapreso la strada del rumore ma piccoli elementi delle altre cose sono rimasti con me".

Muse, Matt Bellamy parla della passione per il metal e per gli Iron Maiden
PHOTO CREDIT: Elena Di Vincenzo

I Muse negli stadi in Italia

I Muse hanno pubblicato la scorsa estate il nuovo album "Will Of The People" che hanno presentato in Italia con un esclusivo show intimo all'Alcatraz di Milano per poche migliaia di fortunati fan.

Will Of The People è stato prodotto dai Muse con la collaborazione del premio Grammy Serban Ghenea per il missaggio di otto tracce, di Dan Lancaster nel missaggio di 'Won't Stand Down' e di Aleks Von Korff su 'Kill Or Be Killed'.

Matt Bellamy aveva descritto così il disco: "Si tratta di un greatest hits, ma composto da canzoni nuove. Stavamo arrivando ad un punto in cui, con l'etichetta, si stava discutendo la possibilità di fare un greatest hits, cosa che non ci trovava particolarmente favorevoli", ha spiegato il leader dei Muse, "Quindi, in un certo senso, con questo disco abbiamo voluto fare un album greatest hits, ma composto da nuovi brani".

Per chi non avesse avuto l'occasione di partecipare allo show, però, il terzetto rock inglese ha annunciato ben due date negli stadi italiani previste per il luglio 2023.

Ma quando suoneranno in Italia i Muse? I Muse saranno in concerto a luglio 2023 con due concerti a Roma e Milano.

La band inglese salirà sul palco dello Stadio Olimpico di Roma e dello Stadio San Siro di Milano per il Will Of The People World Tour 2023.

Queste le date del tour italiano dei Muse:

18 luglio Roma, Stadio Olimpico

22 luglio Milano, Stadio San Siro