Neil Young suona Bob Dylan

Ascolta la cover del classico di Dylan The Times They Are A Changin' fatta da Young

Neil Young ha messo un altro tassello nel suo rapporto con Bob Dylan pubblicando sul suo sito ufficiale la sua versione di 'The Times They Are a Changin', classico pubblicato da Dylan nel 1964 e contenuto nell'album omonimo.

The Times They Are A Changin'

Il cantautore canadese ha pubblicato la sua versione di The Times They Are A Changin' sul suo, ricchissimo, sito ufficiale Neil Young Archives ed è molto fedele a quella di Dylan ma nello stile un po' più svaccato di Young. Neil Young e Bob Dylan hanno suonato insieme come co-headliner lo scorso anno con un grande concerto ad Hyde Park.

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I progetti futuri

Neil Young ha pubblicato da poco 'Homegrown', disco a lungo perso, e ha in programma la pubblicazione di ben tre raccolte di materiale d'archivio con uscita prevista entro la fine dell'anno. Anche se non si sanno molti dettagli sull'operazione, il disco più atteso sembra essere "Neil Young Archives Volume 2", inizialmente annunciato dopo la pubblicazione del primo volume nel 2009.

All'interno della raccolta ci sarà materiale che attraversa un periodo ampio che va dal 1973 al 1982 e che, stando alle dichiarazioni di Neil Young, viene da molti album mai pubblicati prima, un sacco di materiale che non ha mai visto la luce del sole.

Tra i dischi inclusi dovrebbero esserci 'Chrome Dreams' del 1976 e 'Oceanside Countryside' del 1977.

L'uscita è attesa per il 6 novembre, in contemporanea con la pubblicazione di Return To Greendale, live estratto dal tour fatto con i Crazy Horse nel 20023 a supporto di 'Greendale'.

Young vs Trump

Intanto il 4 agosto Neil Young ha sporto denuncia nei confronti di Donald Trump alla Corte federale di New York per violazione di copyright. Il cantautore ha fatto causa relativamente a due canzoni specifiche, 'Devil's Sidewalk' da "Greendale" e la grande hit 'Rockin' In The Free World', entrambe utilizzate dal Presidente degli Stati Uniti in occasione di raduni all'interno della sua campagna elettorale.

"Questo richiamo non intende mancare di rispetto ai diritti e alle opinioni dei cittadini americani che sono liberi di supportare il candidato che preferiscono - si legge - ma in ogni caso, in buona coscienza, non possiamo permettere che la musica sia utilizzata come sigla per una divisiva e antiamericana campagna di odio e ignoranza".

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