Noel Gallagher canta con i calciatori del Manchester City
L'ex Oasis ha festeggiato negli spogliatoi della sua squadra del cuore la vittoria della Carabao Cup
Il Manchester City si è aggiudicato ieri la Carabao Cup battendo in finale per 2-1 l' Aston Villa al Wembley Stadium di Londra. I 'citizen', si sa, sono da sempre la squadra preferita dei fratelli Gallagher, sicuramente i supporter più famosi della ex cenerentola del calcio di Manchester. Non stupisce, quindi, che Noel Gallagher abbia voluto raggiungere i calciatori negli spogliatoi dopo il match, dando vita anche a un simpatico siparietto con il difensore Benjamin Mendy, tra i più simpatici dei ragazzi guidati da Pep Guardiola.
L'ex songwriter degli Oasis ha deciso di festeggiare abbracciando il calciatore ballando e cantando con lui e i compagni 'Wonderwall', tra le più grandi hit della formazione inglese.
Noel, che quando possibile cerca di non perdersi nemmeno un incontro supportando la squadra in campo, è stato anche visto anche abbracciare Pep Guardiola al fischio finale.
Solo pochi giorni fa il maggiore dei fratelli Gallagher ha pubblicato l'ultimo singolo a firma Noel Gallagher's High Flying Birds, 'Come On Outside', brano contenuto nell' EP in uscita venerdì 6 marzo 'Blue Moon Rising', che anche nel titolo richiama la passione per la metà blu del football di Manchester.
Anche Liam Gallagher è un grandissimo fan del Manchester City ma, come dichiarato recentemente in un'intervista al NME, non ha più voglia di andare allo stadio perché l'atmosfera che si respira non è più quella del vecchio stadio di Maine Road: "Non vado più allo stadio per vederli. Non mi piace davvero l'Etihad, non me la godo, è come andare a vedere un fottuto spettacolo dell'opera. L'ultima volta che sono andato a vedere il City qualche cretino che era troppo impegnato a leggere il suo menu mi ha detto di stare zitto. Ero lì che saltavo e mi ha chiesto di stare calmo. In qualche modo devo essere stato un'interferenza, devo avergli mandato in confusione il cervello: non sapeva se prendere le ostriche o il caviale". Recentemente Liam si era anche scagliato su Twitter contro il presidente della Juventus Andrea Agnelli e diversi rappresentanti della UEFA individuati come responsabili della pesantissima sanzione contro il City che è stato multato e squalificato per due anni dalle competizioni europee per mancato rispetto del fair play finanziario.
Nella stessa intervista Liam è tornato a parlare di come è la vita da solista dopo anni in una band: "Trovo che essere da soli sia noioso, stare con Bonehead e gli altri ragazzi anni fa, era come me lo immaginavo. I Roses, i Beatles, gli Stones o Pistols, essere in una band, non fare le intervista da solo come Rick Astley o Julio Iglesias".
Ovviamente nella chiacchierata con il magazine britannico si è parlato anche della questione reunion degli Oasis e dello scambio di tweet avuto con Noel a proposito di un'offerta irrinunciabile da 100 milioni di sterline ricevuta per rimettere insieme 'the big O': "Il suo ego è totalmente fuori controllo. Lasciate che vi dica: l'offerta c'è stata e lui lo sa. Ovviamente dirà di no perché vorrebbe essere lui a dare lo scoop perché si sente come il fottuto oracolo. E ovviamente io sono il suo fratellino che sta facendo bene e sono qui per rovinargli la cazzo di festa. Quel cretino non è riuscito nemmeno a fare il tutto esaurito all'Apollo di Manchester, 3000 persone nella sua stessa città, è fottutamente imbarazzante. La reunion? Non è stata ancora messa un'offerta sul tavolo ma c'è qualcosa che circola in giro nelle ultime settimane. Succederà, credetemi, e succederà presto perché lui è avido, ama i soldi e sa che deve succedere al più presto o non succederà più. Un disco nuovo? Io ci starei ma dipende dal disco, se è qualcosa come le cose che sta pubblicando lui, non penso che nessuno le voglia. Penso che la gente ti darebbe 100 milioni, sì, ma per NON fare un disco così".
