Non c’è un Pianeta B

“GLOBAL STRIKE FOR FUTURE”

Eccellente energia. Forza motrice tangibile di una nuova consapevolezza o di presa di coscienza collettiva e globale. Giovani partecipi, attivi, pieni di entusiasmo per questo senso di appartenenza. La solidarietà morale e (forse) coetanea nei confronti di una determinata e sicuramente “ispirata” Greta Thunberg. Lei parla con fredda e furiosa semplicità.  

Gli altri seguono senza aver ben compreso cosa bisogna fare.

Piazza del Duomo di MILANO invasa. Cartelli, striscioni, slogan, colori sui volti allegri e ricolmi di apparente convinzione.  

Amore allo stato puro e come tale confuso, invadente, strabordante di energia contagiosa.

È bellissima la sensazione durante i cori e la marcia. Influenza.  

Appelli collettivi via megafono o al microfono ad una piazza gremita seguita da applausi e tante grida (soprattutto femminili). Le donne protagoniste di questo slancio generazionale per un urlo epocale.  

Il senso di appartenenza è forte e percepibile nei sorrisi condivisi e negli slogan lanciati qua e là durante la lenta processione ai piedi del santuario marmoreo meneghino.  

Brividi e sudore sono piacevoli compagni sotto ad un fortunato sole cocente che rende questo giorno (15 Marzo 2019) il primo (spero) di una lunga serie per i prossimi 20 anni.  

Aimé, c’era da aspettarselo: i giovani meno motivati e più opportunisti colgono l’occasione per rimanere nelle consolidate pessime abitudini. 

Pacchetti di sigarette e mozziconi a terra. Bottigliette di plastica dimenticate nella piazza e lungo le strade. I più rivoluzionari pranzano al sacco con cibo casereccio. I più “moderni” e menefreghisti si imbottigliano nei più pratici e capitalistici McDonald’s o Starbucks del Centrocitta’.

Altri, assuefatti dalla modaiola marijuana si dilettano in divertenti giochi scherzosi camerateschi.

Molte ragazze invece discutono tra loro e argomentano le proprie conoscienZe e rimarcano le proprie convinzioni come se dovessero ricordarle a voce alta e mostrare (forse a loro stesse, forse agli altri o chissà a quale Dio) che ci sono, che la propria scelta è fortemente voluta e sentita.  

“Quant’è bella giovinezza,

che si fugge tutta via!,

Chi vuol esser lieto sia:

Del doman non v’è certezza”.

Risuona costante Lorenzo Il Magnifico recitato da mio nonno ogni volta che mi esortava a trovare motivazioni forti nelle mie scelte. 

Le mie speranze sono riposte nella moltitudine scesa e mossasi come mai avvenuto prima per le vie e le piazze di oltre 180 paesi nel mondo.  

Per la Rivoluzione sociale, culturale ed esistenziale c’è ancora da attendere la sognata nuova Primavera. Spero non svanisca tutto per il semplice desiderio narcisistico di raccontarsi l’ennesima volta una bella storiella : quel“io c’ero” che ti fa sentire un figo, uno giusto, una cicala alla fine di tutto. 

 Bisogna agire ora. AGIRE. Greta parla e gli altri DEVONO agire, visto che ne condividono la motivazione. Non bisogna emulare Greta, ma seguire la linea che ha tracciato.

Spero vivamente che non sia un nuovo ‘68. Spero sia qualcosa di diverso, di nuovo. Una vera e propria evoluzione. La Rivoluzione è niente di più che un giro su sè stessi. Cambiare l’asse è la vera Evoluzione.

Quanto meno auspicherei ad una Rotazione orbitale. Un giro molto ampio.

Come ogni avvenimento storico, questo movimento merita un appellativo. Personalmente sento di nominarli “ I ragazzi del Pianeta Terra”.  

Adolescenti, energici, stanchi di essere raggirati e delusi di ciò che gli viene lasciato. Affezionati al luogo dove vivono e abitano nonostante le brutture. Una visione nuova di un Pianeta più sano e pulito. Restano pur sempre adolescenti. Sfaticati, ma motivati. Forse bisogna ricordare loro che il MODELLO che accusano e che attaccano per debellarlo o CAMBIARLO REALMENTE debba essere sostituito con un altro MODELLO IDEALE. Quale? L’azione diretta. MOSTRARE ai vecchi che il nuovo va affrontato pulendo personalmente le strade, cambiando da subito le abitudini. Mostrando al mondo inerte che ci si deve muovere.

Altrimenti la conseguenza la conosciamo da decenni: dita puntate verso l’altro e totale mancanza di azione pragmatica ed utile. Senza alcun risultato. Questa è la storia politica e sociale del nostro amato Paese.

Vi aspetto qui, per parlarne, discuterne e trovare nuove idee assieme “RAGAZZI DEL PIANETA TERRA”.  

U2 - Sunday Bloody Sunday

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