03 ottobre 2020

Non provate a fermare Corey Taylor, anche in un palazzetto vuoto

Abbiamo visto per voi il live streaming di Corey Taylor dal Forum di Los Angeles vuoto (ma pieno di energia da diffondere in tutto il mondo)

Nella sua storia il Forum  di Los Angeles ha ospitato tutti i più grandi rappresentanti della storia del rock: dai Metallica a Bowie, dagli AC/DC ai Black Sabbath, dai Kiss ai Led Zeppelin che qui hanno suonato ben 16 volte. Ieri sera è stato il turno di Corey Taylor che ha deciso di farsi un regalo per la release del suo primo album solista "CMFT", pubblicato proprio ieri dopo una marcia di avvicinamento fatta di quattro singoli nel giro di due mesi. CMFT mostra Corey Taylor come non lo avete mai sentito in una veste che sicuramente avvicinerà chi considera gli Slipknot troppo estremi e che allo stesso tempo conferma l'impressionante qualità e versatilità della sua voce.


Forum Or Against'Em

Per l'occasione  Taylor, già frontman di Slipknot e Stone Sour, ha organizzato un megashow in live streaming per permettere a tutti i suoi fan di ascoltare, acquistando un ticket virtuale, il nuovo album dal vivo, oltre ad alcuni brani delle sue altre band e qualche cover.

Nessuno sa che corso prenderà il mondo della musica dal vivo messo in freeze dall'arrivo della pandemia, forse si tornerà a un anno fa, magari le venue si attrezzeranno per ospitare una parte di pubblico in presenza e allo stesso tempo mostrare ciò che accade in tempo reale a una platea virtuale senza limiti. Fatto sta che il tema dei concerti in live streaming è di assoluta attualità e la curiosità per un evento del genere era grande: come sarà vedere uno live rock con una produzione completa sapendo che il pubblico assiste esclusivamente a distanza?

Noi di Radiofreccia eravamo 'presenti' per poter vivere l'esperienza 'Forum Or Against'Em' e assaporare un po' della potenza vocale di Taylor e della sua band composta dai musicisti che lo hanno accompagnato anche in studio: Jason Christopher al basso, Dustin Schoenhofer alla batteria e Zach Throne e Christian Martucci.


Corey Taylor live dal The Forum

Prima che cominciasse la diretta vera e proprio il giornalista Beez ha condotto un'ora di pre-show composta da immagini del soundcheck, delle prove casalinghe oltre a interviste con tutti i componenti della band e lo stesso Corey. La telecamera si sposta poi nel backstage per mostrare le immagini che precedono l'arrivo sul palco, attimi di spogliatoio seguiti da una presentazione video opera dal sempre fantastico Jack Black che passa la linea a Corey e soci.

Sul palco aprono le danze con la prima traccia di "CMFT", Hwy666 e due dei pezzi più tirati del disco, Meine Lux e Halfway Down. La band è compatta come da copione, rumorosa, diretta, si diverte accennando una Stairway To Heaven e scherza con un pubblico che non c'è prima di Silverfish che rallenta la corsa con un sound a metà tra grunge e psichedelia.


Una strana atmosfera

L'atmosfera è davvero strana, a metà tra un concerto a tutti gli effetti e una prova. La eco che rimbalza nel silenzio del Forum ogni volta che Corey e i ragazzi si scambiano battute rende il tutto surreale, come sbirciare quello che è uno degli artisti più apprezzati al mondo nella scena rock/metal mentre si prepara per un tour mondiale che non ci sarà. "Si tratta del concerto più strano che abbia mai fatto - dirà più avanti Taylor - e ho suonato nella mensa di una scuola!".

Dopo un omaggio ad Eddie Money, scomparso lo scorso anno, con la sua Shakin' e la breve parentesi Stone Sour di Song#3 si torna a CMFT e ai cori che si stagliano sulle chitarre minacciose e molto rock'n'roll di Everybody Dies On My Birthday.

Rock'n'roll è probabilmente la parola chiave di questo 'nuovo' Corey Taylor che ha deciso di mettere in campo la sua anima più vicina al rock'n'roll granitico dei Motorhead e alla velocità dinamica punk che alle percosse degli Sipknot.

Slipknot che vedono il loro momento con il brano che forse meglio si addice al contesto della serata, Snuff da "All Hope Is Gone" in un set semi acustico e forte intensità che include anche Taciturn degli Stone Sour prima della doppietta da CMFT composta da due canzoni diametralmente opposte: Culture Head e la leggera The Maria Fire.


La credibilità di Corey

Il preludio è in vista di un momento che Corey definisce pazzesco: "E' la prima volta che suono il pianoforte live, la prima volta che mostro al mondo questa canzone. Ci ho messo due anni e mezzo ad imparare come suonarlo solo per poterla completare e registrarla". Il brano in questione si chiama Home, una dedica alla moglie Alicia Dove, un intermezzo piano e voce che regala un Taylor inedito e decisamente distante da quello mascherato che si dimena tra le fiamme degli Slipknot ma, e questa è la sua bravura, ugualmente credibile.

L'abilità e l'intelligenza di Corey Taylor sta proprio nel riuscire a svincolarsi dal ruolo ingombrante che ricopre nella band mascherata, ci sono attori che sono crollati sotto il peso di un unico personaggio. Se già  a qualcuno faceva strano pensare che l'indemoniato numero 8 degli Slipknot è la stessa persona  sul fronte degli Stone Sour, con i brani di CMFT - giustamente esclusi dal repertorio delle altre band  - lo spettro si fa ancora più variegato. L'asticella si sposta sempre più verso il punk e il rock, che sia nelle cover di Dead Boys, Eagles ed Eddie And The Cruiser, o nelle nuove Samantha's Gone e Black Eyes Blue. Un mondo totalmente lontano da quello provato anche in prima persona lo scorso anno al Bologna Sonic Park quando mi sono trovato a scattare qualche foto sotto palco durante lo show degli Slipknot in un misto di violenza sonora e puzza di benzina.

Una cosa sola è il collante tra gli uno, i cento, i mille Corey Taylor, la capacità di scrittura che rende un pezzo solido e una voce pazzesca, duttile, una voce frutto di anni di gavetta e palestra fatta senza puzza sotto il naso che gli consente di gonfiare il petto e partire all'attacco così come di accarezzare e, all'occorrenza, anche rappare come in CMFT Must Be Stopped.

E' proprio la (quasi) titletrack pubblicata il giorno in cui è stato ufficializzato l'arrivo dell'album sugli scaffali a chiudere il concerto. Un tripudio di ritmo, chitarre e fuochi ai quali si aggiungono anche le Cherry Bombs, il gruppo di ballerine guidate dalla moglie di Taylor che vanno all'assalto del palco anche con acrobazie. 

Vedere i concerti in streaming non sarà come tornare sotto palco, per niente, è bizzarro e la eco nella sala mette i brividi ma fino a quando non potremo tornare in transenna lasciate che Corey Taylor sia solo Corey Taylor e no, non provate a fermarlo.



  • Corey Taylor  @ Forum L.A. credits:  Gina Joy Chong
    Corey Taylor @ Forum L.A. credits: Gina Joy Chong
  • Corey Taylor  @ Forum L.A. credits:  Gina Joy Chong 2
    Corey Taylor @ Forum L.A. credits: Gina Joy Chong
  • Corey Taylor  @ Forum L.A. credits: Steve Thrasher
    Corey Taylor @ Forum L.A. credits: Steve Thrasher
  • Corey Taylor  @ Forum L.A. credits: Steve Thrasher 2
    Corey Taylor @ Forum L.A. credits: Steve Thrasher


Tracklist Forum Or Against'Em - Corey Taylor live @ The Forum, Los Angeles

  1. HWY666
  2. MEINE LUX
  3. HALFWAY DOWN
  4. SILVERFISH
  5. SHAKIN' (Eddie Money cover)
  6. SONG#3 (Stone Sour)
  7. EVERYBODY DIES ON MY BIRTHDAY
  8. SNUFF (Slipknot)
  9. TACITURN (Stone Sour)
  10. CULTURE HEAD
  11. THE MARIA FIRE
  12. HOMEZZYZX RD. (Stone Sour)
  13. ALL THIS AND MORE (Dead Boys Cover)
  14. ALREADY GONE (Eagles Cover)
  15. KANSAS
  16. BLACK EYES BLUE
  17. SAMANTHA'S GONE
  18. THROUGH GLASS (Stone Sour)
  19. ON THE DARK SIDE (John Cafferty cover)
  20. BOTHER (Stone Sour)
  21. EUROPEAN TOUR BUS BATHROOM SONG
  22. CMFT MUST BE STOPPED
  23. WATCHIN'YOU (Kiss cover)