Il senatore australiano Ralph Babet ha chiesto la deportazione dei Tenacious D dopo l'esternazione fatta in riferimento all'attentato di cui è stato vittima il candidato alla presidenza degli Stati Uniti Donald Trump.
Jack Black e Kyle Gass erano proprio in terra australiana, a Sydney, quando al termine di un siparietto tra i due Gass si è lasciato andare ad una battuta che non ha immediatamente scatenato un tornado di polemiche.
Le critiche ricevute sui social e non solo, hanno anche spinto i Tenacious D ad interrompere il tour e pare anche che Kyle Gass sia stato scaricato dalla sua agenzia.
Tenacious D e la richiesta di deportazione
Erano passate solo poche ore dall'attentato a Donald Trump durante un suo comizio in Pennsylvania quando a Sydney, in Australia, i Tenacious D sono saliti sul palco per il loro classico show di divertente rock'n'roll.
Candidato alla Presidenza degli Stati Uniti, Trump è stato ferito di striscio ad un orecchio da un giovane cecchino, senza riportare conseguenze drammatiche ma, ovviamente, occupando le prime pagine dei giornali di tutto il mondo.
Nel corso del concerto, Jack Black ha pensato di festeggiare anche il compleanno di Kyle Gass portandogli una torta e chiedendogli di esprimere un desidero e, rivolto alla platea, l'amico ha pensato di fare una battuta che si è rivelata molto infelice: "La prossima volta non mancate Trump!".
La frase ha indignato molti provocando una shitstorm enorme sui Tenacious D e, oltre alle conseguenze dirette, anche prese di posizioni nette come quella del senatore federale australiano Ralph Babet che ha chiesto la deportazione di Black e Gass e l'annullamento dei loro visti.
Babet ha infatti chiesto che i due attori e musicisti venissero immediatamente deportati dal continente: "Dopo aver desiderato l'omicidio di Trump nel corso del loro concerto a Sydney, chiedo che i Tenacious D vengano immediatamente deportati dalla nazione", ha detto il senatore. "Condanno nel modo più netto possibile questa istigazione alla violenza da parte dei Tenacious D. Augurare l'omicidio di un Presidente è disgustoso, cattivo, maligno e non accettabile in aclun modo. Non era uno scherzo, le sue parole sono state tremendamente serie".