10 maggio 2023

Oasis, Bonehead: "Bisognerebbe fare un ultimo show per i fan più giovani"

Il chitarrista degli Oasis parla della possibile reunion e spera in un ultimo show per consentire ai ragazzi più giovani di vederli dal vivo

Paul 'Bonehead' Arthurs, storico chitarrista ritmico degli Oasis, ha detto la sua su una possibile reunion della band.

Bonehead ha infatti preso il controllo dell'emittente britannica Radio X in occasione del 'bank holiday', il giorno festivo di lunedì primo maggio. Il riferimento è al brano degli Oasis 'Bonehead's Bank Holiday' contenuto nella versione in vinile di "(What's The Story) Morning Glory?".

Bonehead sulla reunion degli Oasis

Paul Arthurs, meglio noto come Bonehead, è stato il protagonista di uno speciale andato in onda lo scorso lunedì sull'emittente britannica Radio X. Il chitarrista ritmico degli Oasis, dei quali è stato membro storico dalla formazione fino al 1999, ha voluto unirsi al coro di voci a proposito di una possibile reunion della band.

Bonehead che, prima di essere fermato da un tumore - ora superato - che gli ha impedito di prendere parte all'ultimo tour, ha suonato dal vivo nei concerti da solista di Liam Gallagher, ha un'idea ben precisa a riguardo.

"Mai dire mai. Realisticamente? Non lo so. Liam ha la sua carriera solista. Così come Noel. Non saprei, lo state chiedendo alla persona sbagliata ma mi piacerebbe", ha detto Bonehead a proposito della reunion.

Sul palco con Liam post Oasis Bonehead ci è salito spesso per suonare le canzoni della band durante il tour solista del frontman. Proprio questa esperienza e il vedere la reazione dei più giovani ai classici della band di Manchester sono la motivazione principale per cui, secondo il chitarrista, sarebbe giusto rimettere insieme 'the big o'.

"A volte mi alzo e penso che no, non c'è bisogno di fare una reunion. E' acqua passata. Però, quando sono sul palco con Liam durante i suoi concerti da solista, esco e suoniamo Rock'n'Roll Star. Il pubblico esplode, c'è gente che salta più forte di come non facesse una volta. Guardo alle prime file e ci sono questi ragazzi che avranno 16 o 17 anni che non hanno fatto in tempo a godersi la carriera degli Oasis. Allora mi chiedo se varrebbe la pena per loro di vedere la band. E sì, penso valga la pena fare un solo grande concerto il prossimo anno per quei ragazzi nelle prime file che saltano e ballano ai concerti di Liam. Liam, Noel, mi sentite. In quella borsa lì ho dei plettri, sono sempre pronto?"


Oasis, Bonehead: "Bisognerebbe fare un ultimo show per i fan più giovani"

In attesa del 2024?

Quella del mai dire mai è la posizione diventata sempre più presente negli ultimi tempi a proposito della possibile reunion degli Oasis.

"Mai dire mai", aveva detto nei mesi scorsi Noel Gallagher, di solito molto scettico. "Certo, dovrebbero esserci una serie di circostanze straordinarie. Questo non significa che quelle circostanze non potranno mai verificarsi".

Liam, da sempre il più grande sostenitore dell'operazione, si è sbilanciato per l'ennesima volta rispondendo ad un fan su Twitter poco più di un mese fa. A chi chiedeva, per l'ennesima volta, lumi su una possibile reunion, il frontman ha scritto 'Si farà'.

Una certezza che sembra voler indicare che si tratti solo questione di tempo, una ipotesi per altro in linea con i tanti rumors che girano tra gli addetti ai lavori ormai da tempo, complice anche l'annuncio fatto dallo stesso Liam ad inizio anno sulla necessità di prendersi un periodo di pausa dopo il successo solista di "C'Mon You Know".

Una cosa certa è che il 2024 segnerà il trentesimo anniversario dall'uscita di "Definitely Maybe", debut album della rock band di Manchester. Una cifra tonda che potrebbe essere festeggiata in modo adeguato.