Oggi Eddie Van Halen avrebbe compiuto 66 anni. Il ricordo attraverso 5 assoli di chitarra

Per ricordare Eddie Van Halen che oggi avrebbe compiuto 66 anni, ecco una playlist con 5 assoli di chitarra memorabili

Avrebbe compiuto 66 anni oggi Eddie Van Halen, leggendario chitarrista dei Van Halen morto lo scorso 6 ottobre. Nato il 26 gennaio del 1955 come Edward Lodewijk Van Halen nella città olandese di Nimega, Eddie Van Halen viene considerato tra i più grandi chitarristi della storia, un vero maestro della chitarra elettrica capace di influenzare generazioni di musicisti.

La sua tecnica, il tapping, diventò un marchio di fabbrica per una gran parte dei chitarristi dagli anni '80 in poi e l'eredità lasciata nella storia del rock è forse più grande di ciò che si pensi.

In occasione di quello che sarebbe stato il suo 66° compleanno, vogliamo ricordare Eddie Van Halen con alcuni degli assoli di chitarra che hanno reso celebre il guitar hero dei Van Halen

Jump (1983)

Con ogni probabilità la canzone più famosa dei Van Halen, 'Jump' è uno di quei pezzi che conoscono davvero tutti, indipendentemente dai gusti musicali, un mix di elettricità ed elettronica rimasto scolpito nella storia del rock, così come il suo assolo di chitarra. All'inizio non tutti erano convinti dalla presenza massiccia dei synth che, se da una parte furono tra gli elementi fondamentali per far ottenere ai Van Halen il primo e unico singolo numero uno in classifica, erano osteggiati dalla band che pensavano di  dover imbracciare solo chitarre.

Quale modo per convincere tutti se non mantenere le tastiere ma dare loro ciò che volevano? Ecco allora uno degli assoli di chitarra più famosi tra quelli di Van Halen che si esalta proprio nella coda in cui le corde si fondono con i synth come una cosa sola.

Michael Jackson - Beat It (1982)

In termini di popolarità l'assolo più famoso di Eddie Van Halen è, paradossalmente, in un brano non pubblicato dai Van Halen ma dal King Of Pop Michael Jackson. Un matrimonio apparentemente impossibile e nato per caso in cui il chitarrista di origini olandesi prestò la sua maestria ad uno degli artisti più popolari del pianeta, per altro all'insaputa della sua band. Quando Quincy Jones chiamò Eddie, gli altri membri dei Van Halen erano fuori città e allora, senza avvertire gli altri, un titubante EVH andò nello studio in cui il celebre produttore si trovava con MJ.

 Al momento della registrazione Michael non era presente, impegnato a incidere tracce vocali in un altro studio, e allora Van Halen chiese di poter mettere mano al brano modificando alcune parti in modo da riuscire a far incontrare due universi apparentemente lontani. Dopo mezz'ora l'assolo di 'Beat It' era pronto e Michael Jackson di nuovo in studio. Come avrebbe reagito? Avrebbe cacciato Van Halen per aver modificato il pezzo a sua insaputa o gli sarebbe piaciuto? Nello stupore generale Jackson fu molto felice per la passione messa dal chitarrista nella sua parte e per la premura avuta nel fare tutte le modifiche necessarie per migliorare la canzone.

Nessuno avrebbe dovuto sapere dell'incursione di Van Halen ma la cosa sfuggì di mano, l'album "Thriller", che conteneva 'Beat It', tenne lontano proprio "Diver Down" dei Van Halen della vetta della classifica, diventò uno degli album più venduti di tutti i tempi e il singolo una delle canzoni con il pubblico potenziale più ampio di sempre.

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