30 gennaio 2021
di Nessuno
Nessuno

Oggi nel 1969 il 'rooftop concert' dei Beatles, Il concerto sul tetto più famoso di sempre

52 anni fa i Beatles si riunivano per suonare dal vivo un'ultima, storica, volta per il concerto sul tetto più famoso di sempre prima dell'epilogo

52 anni fa i Beatles salivano sul tetto della Apple, la loro etichetta, per il loro ultimo concerto, il celebre 'rooftop concert'.

Il canto del cigno della band più importante di tutti i tempi, stando alle dichiarazioni dei tanti musicisti che a loro devono l'ispirazione e lo spunto creativo, non poteva certo avvenire in un modo convenzionale. Il 30 gennaio 1969, nel pieno della rivoluzione socio-culturale arrivata da oltre oceano, i Fab Four si riuniscono sul tetto della Apple, l'etichetta da loro fondata, al civico 3 di Savile Row, a Londra, per un set improvvisato di 42 minuti, tra lo stupore dei passanti e lo smarrimento degli agenti di sicurezza, colti alla sorpresa dall' assembramento (sigh!).


Lascia che sia

Dei Beatles è stato davvero detto tutto, tuttavia va rimarcato quanto la band di Liverpool sia considerata la più influente di tutti i tempi non solo per le composizioni, ma anche per aver inventato un nuovo modo di comunicare la musica al pubblico, di presentare i nuovi prodotti discografici. Solo due anni prima, nel 1967, John, Paul, George e Ringo avevano dato alle stampe Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band, un album rivoluzionario non solo per i suoni elaborati e le tecniche di registrazione ma anche per essere stato il primo album a riportare i testi delle canzoni sul retro della copertina.

Anni prima delle release a sorpresa degli album (spesso a mezzanotte) o delle complicate strategie di comunicazione per il lancio, i Beatles inventano ancora un approccio unico, mai provato prima, per la promozione di "Let It Be". Oggi qualcuno parlerebbe di guerrilla marketing ma sta di fatto che il leggendario rooftop concert non fu nient'altro che una trovata per pubblicizzare il nuovo disco, che avrebbe a breve sancito il canto del cigno dell'avventura dei quattro baronetti. Dopo l'esibizione a sorpresa di quel freddo giovedì londinese, infatti, i Beatles non suonarono mai più insieme.


La performance

Solo il fatto che i Beatles suonassero, in qualsiasi modo e tempo, in quel periodo era sorprendente, considerando che avevano ufficialmente interrotto i tour nel 1966. Ciò era in parte dovuto agli effetti della Beatlemania che soffocava i fan ai loro concerti, oltre alla sempre crescente complessità degli arrangiamenti che dunque non potevano essere più riprodotti dal vivo. Nonostante la fatica di suonare concerti tradizionali, la band volle tuttavia continuare a presentare in anteprima e produrre nuova musica.

George Harrison ha raccontato: “Siamo andati sul tetto per risolvere l'idea del concerto dal vivo, perché era molto più semplice che andare altrove; inoltre nessuno l'aveva mai fatto, quindi sarebbe stato interessante vedere cosa sarebbe successo quando avremmo iniziato a suonare lassù".

La band diede il via alla performance con "Get Back" ed immediatamente cominciò a spargersi la voce per le strade di Londra affollando tetti e balconi vicini, oltre a fermare il traffico e interrompere le attività commerciali locali. Prima che la Metropolitan Police potesse chiudere la scena, la band, insieme al giovane tastierista Billy Preston, completò nove take di cinque canzoni. Con George Martin, l'ingegnere Glyn Johns e l'operatore ai nastri Alan Parsons registrarono su due nastri a otto tracce nel seminterrato di Apple le prime versioni di "I've Got a Feeling", "One After 909" e "Dig a Pony" che sarebbero finite con la versione definitiva in Let It Be.


Get Back: le prime immagini del film di Peter Jackson

"The Beatles: Get Back", il docufilm affidato alla regia di Peter Jackson in uscita il prossimo anno, è sicuramente uno dei prodotti legati ai Fab Four più attesi dai fan dei quattro di Liverpool. La clip, disponibile in rete della durata di circa 5 minuti, consente ai fan di sbirciare nel materiale esclusivo sul quale sta lavorando il regista che ci tiene a specificare come non si tratti di un trailer ma di un modo per ringraziare il pubblico dell'attesa fino al prossimo anno: "Il trailer uscirà il prossimo anno, questo è un montaggio di alcuni momenti che abbiamo tirato fuori dalle 56 ore di video su cui stiamo lavorando. Servirà a darvi un po' la sensazione dello spirito di questo film e, si spera, possa donarvi un sorriso in questi momenti difficili".

Nelle immagini si vede un clima molto più disteso rispetto a quello che tutti gli storici dei Beatles fino ad ora hanno riportato. Non una band allo sfascio e spaccata in due dai litigi ma un gruppo di ragazzi che si diverte, che scherza provando a mettere in musica un articolo che parla di un'accusa per aggressione ai danni di Harrison o cercando di cantare una canzone a bocca chiusa. Ci sono i sorrisi dei Fab Four, ci sono gli affetti - inclusa l'onnipresente Yoko Ono - e la giocosità di una band complice.


Oggi nel 1969 il 'rooftop concert' dei Beatles, Il concerto sul tetto più famoso di sempre