Ozzy Osbourne e il ricordo di Lemmy

Ozzy ha ricordato la sua amicizia con Lemmy in una recente intervista e ha raccontato del rapporto speciale con il frontman dei Motorhead scomparso nel 2015

Ozzy Osbourne è tornato a parlare dell'addio dato a Lemmy Kilmister. Il Principe delle Tenebre ha raccontato dell'ultima telefonata fatta con il leader dei Motorhead il giorno della sua morte nel 2015.

Il frontman, bassista e leader dei Motorhead, grande amico di Ozzy, è morto a causa di un cancro aggressivo il 28 dicembre del 2015, tre giorni dopo aver compiuto 70 anni.

Ozzy e l'ultima telefonata a Lemmy

Ozzy Osbourne e Lemmy Kilmister sono sicuramente due dei più iconici e grandi artisti nella storia del rock.

Due veri che nella vita non si sono fatti mancare alcun eccesso, due rockstar da manuale che in vita hanno condiviso anche una grande amicizia.

Pur se con qualche acciacco, dei due oggi è rimasto solo l'ex frontman dei Black Sabbath che ha voluto ricordare l'amico scomparso nel 2015.Intervistato per un numero speciale di Classic rock, Ozzy ha raccontato della sua ultima telefonata con Lemmy avvenuta proprio il giorno della sua morte.

"Lemmy era una brava persona", ha detto Ozzy, "Ora tutti i membri originali dei Motorhead sono scomparsi ed è difficile quando qualcuno a cui vuoi bene se ne va. Ho parlato con Lemmy il giorno in cui è morto ma non ho capito nulla di cosa dicesse. Volevo parlare con qualcun altro ma continuavano a passarmi lui".

Ozzy ha poi parlato della sua amicizia con Lemmy e di quanto fosse importante per il mondo del rock e amato da tutti: "Ha lasciato un grande vuoto nel mondo del rock and roll. Lemmy non era solo un mio amico, era amico di tutti. Il mondo ha perso un vero eroe del rock and roll, era tutto ciò che bisognava essere per definirsi rock. Ha vissuto con quello stile".

I due rocker britannici sono stati amici per tantissimo tempo, condividendo avventure ed eccessi fino all'ultimo tour in Sud America nel 2015 quando la salute di Lemmy iniziò a diventare sempre più cagionevole in modo irreversibile: "Ero andato in Sud America con lui circa sei mesi prima e aveva un aspetto orrendo, sembrava uno straccio, era magrissimo, mi si spezzava il cuore nel vederlo così", aveva detto Ozzy, "Cercava di continuare come se nulla fosse, ma è una di quelle situazioni in cui lui sa che sei al corrente di cosa sta succedendo ma non vuoi dire nulla a riguardo. Ma è stato lucido fino alla fine, diceva 'so che avrei potuto forse vivere altri 10 anni se non avessi fumato e se avessi tenuto una stile di vita diverso, ma ho vissuto la mia vita come volevo io".

Il rapporto tra Lemmy e Ozzy

Quando nel 1991 Ozzy pubblicò il suo sesto album solista, "No More Tears", Lemmy scrisse ben 6 canzoni durante le sessioni di registrazione del disco. Di queste, quattro finirono nella tracklist definitiva: Mama I'm Coming Home, Hellraiser, Desire e I Don't Want To Change The World e, a proposito di questa collaborazione, la moglie del Principe Delle Tenebre Sharon Osbourne ha raccontato nell'intervista di come tutto fosse facile, visto il rapporto con Lemmy: "E' stato fatto tutto molto velocemente perché Lemmy era stato tanto tempo in tour con Ozzy, vivevamo nella stessa città ed erano davvero un buon amico per noi. Inoltre, e questo molte persone non lo capiscono, era probabilmente una delle persone più acculturate che mai incontrate in vita mia. Aveva una proprietà di linguaggio fantastica".

Sul rapporto con Lemmy, Ozzy ha spiegato a Classic Rock quanto il frontman dei Motorhead sia stato importante per lui e quanto ancora non riesca a capacitarsi della sua morte.

"Sono davvero triste di non averlo più nella mia vita, è stata una perdita terribile per me. Penso più a Lemmy che alla gran parte delle persone che ho perso", ha dichiarato Ozzy Osbourne, "Non lo dimenticherò mai, è stata una persona molto influente per me. Se mi chiedessero con quale persona identifico la mia musica direi senza dubbio Lemmy. I Motorhead erano più grandi di quanto loro stessi si rendessero conto ma Lemmy era una persona semplice".

Il motivo per cui i due abbiano legato così bene è da ricercarsi, secondo Ozzy, nei tanti interessi che avevano in comune: "Lui è nato poco distante da Liverpool e amava i Beatles. Anche io li amavo. Lui era molto interessato nella Seconda Guerra Mondiale e così anche io. Compravo armi tedesche e, ad un certo punto, credo di avergli anche regalato un autografo di Hitler."

Questo, però, non indicava particolari simpatie: "Non che amassimo i Nazisti", ci tiene a precisare Ozzy,"Semplicemente siamo entrambi nati in quella specifica epoca in Inghilterra e siamo cresciuti in un contesto che stava uscendo dalla guerra. Lemmy è nato alla fine del '45 e conosceva un sacco di cose sull'argomento, era un tipo molto colto. Guardandolo potevi pensare che fosse un tipo rozzo e ignorante ma era esattamente il contrario".

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