Il 20 gennaio del 1982 Ozzy Osbourne mordeva la testa di un pipistrello durante un suo show a Des Moines. L'incidente rimarrà impresso nella storia del rock come uno degli episodi più iconici tra i tanti, assurdi momenti nella carriera dell'ex frontman dei Black Sabbath.
Ozzy, il Madman
La carriera di Ozzy Osbourne è stata costellata di eccessi, imprevisti, momenti controversi, a tratti imbarazzanti ma se c'è un episodio in particolare ad essere diventato iconico, riuscendo a creare una mitologia a parte, è stato quello del morso al pipistrello avvenuto nel 1982 durante il tour in supporto a "Diary Of A Madman".
L'ex frontman dei Black Sabbath aveva abituato il suo pubblico ad aspettarsi di tutto da uno come lui, senza controllo e completamente alla deriva, specialmente in quegli anni. A volte si trattava di calcolo, un gioco ragionato per portare il suo personaggio sempre oltre e aggiungere pagine al suo 'diario di un folle' - basti pensare alle volte in cui il pubblico veniva bersagliato con pezzi di carne per pura scena - ma il più delle volte era solo Ozzy che faceva Ozzy.
Capitava che gli animali a volte avessero un ruolo da protagonista. Era già successo nel 1981 quando Sharon pensò fosse una buona idea far partecipare Ozzy ad una convention della Epic Records per convincerla a pubblicare il primo disco solista "Blizzard Of Ozz" negli Stati Uniti. Ozzy avrebbe dovuto concludere l'appuntamento liberando tre colombe bianche tra i dirigenti discografici ma, quando una di loro gli chiese se gli piacessero gli animali, pensò che fosse una buona idea staccare la testa a due dei volatili e sputarla sul tavolo tra l'orrore di tutti.
Un episodio che poteva rivelarsi tragico per la carriera del buon Ozzy fu sfruttato abilmente da Sharon per fare promozione e dare all'album l'attenzione che gli avrebbe permesso di fare successo.