05 marzo 2020

Ozzy Osbourne: "Non appenderò il microfono al chiodo, tornerò sul palco"

La rockstar britannica vuole a tutti costi tornare ad abbracciare il pubblico dopo i problemi di salute

Ozzy Osbourne non si arrende. Tornato a febbraio con l'ultimo album "Ordinary Man", il rock god di Birmingham ha dichiarato che non è ancora pronto ad appendere il microfono al chiodo, nonostante i tanti problemi di salute che lo hanno costretto a far slittare più di una volta il "No More Tours 2": "Il mio desiderio è quello di tornare sul palco, non sono ancora pronto ad appendere il microfono al chiodo, vivo per questo - ha detto detto Ozzy al programma TV inglese Good Morning Britain - Cerco di allenarmi il più possibile: ho un allenatore, faccio pilates, ma la migliore medicina che posso prendere è il trovarmi davanti a un pubblico, è una cosa che spezza il cuore".

Le difficoltà sono tante: le cadute, il morbo di Parkinson, un corpo da settantunenne che fa sempre più fatica a contenere lo spirito da rockstar di Ozzy che, comunque, non ha minimamente intenzione di gettare la spugna: "Tornerò sul palco ed è qualcosa che devo dire perché poi mi chiederete cosa farei di altro se non potessi farlo più, ma non è un'opzione. Questa è l'unica cosa che abbia mai fatto in tutta la mia vita, è la sola cosa che ho sempre desiderato fare ed è la sola cosa che mi abbia mai dato sicurezza in me stesso".

In un'altra intervista durante il Podcast Broken Record,l'ex leader dei Black Sabbath ha parlato delle band che sono apparse nella scena rock sul finire degli anni '70, quando: "I Van Halen non mi preoccupavano. In quell'ultimo tour dei Black Sabbath (I Van Halen erano i supporter del Never Say Die! Tour del 1978, l'ultimo con Ozzy Ndr), abbiamo lottato tra di noi tutto il tempo, abbiamo fatto a pugni con il mondo e non è stato un granché, avevamo bisogno di una pausa".

A Sydney, in Australia, toccò invece agli AC/DC: "Amo gli AC/DC, erano fantastici e Bon Scott era un grande cantante. Brian Johnson è bravo, ma preferisco Bon. Hanno aperto per i Black Sabbath a Sydney, Australia, credo fosse il 1971, e Angus Young suonava in modo semplice, ed è questo che mi piace di loro: non c'è nessuno che possa competere con Angus per quanto riguarda il groove. Potevi scuotere la testa notte e giorno e non esserne mai sazio, era gente che si faceva il culo. Quando ero con i Sabbath ero solito chiedere perché non provassimo a fare un fottuto riff che fosse in qualche modo ballabile. Perché l'uomo dei riff, Tony Iommi, poteva andare in qualsiasi direzione. Ma poi i Sabbath avrebbero provato a farlo mandando tutto a puttane, avrebbero rovinato qualsiasi cosa vagamente commerciale".

Ozzy ha pubblicato il 21 febbraio il dodicesimo album, "Ordinary Man", un lavoro nato grazie alla collaborazione di Duff McKagan dei Guns N'Roses, Chad Smith dei Red Hot Chili Peppers, Andrew Watt - già produttore di Post Malone e per certi versi diretto responsabile di questa nuova fase di Ozzy - oltre a collaboratori come Slash, Elton John, Tom Morello e Post Malone.

In attesa di vedere il video di 'Scary Little Green Men' dopo il teaser con l'attore Jason Momoa nei panni di Ozzy, andando su www.legendofozzy.com c'è la possibilità di fare un salto nel passato e giocare a un videogame in 8-bit con il Principe delle Tenebre come protagonista. Nel videogioco Legend Of Ozzy dovrete controllare una versione di Mr.Osbourne munita di ali di pipistrello e farla volare alla caccia di monete e gocce di sangue evitando i nemici, ovviamente sulle note di "Ordinary Man".

Prossimamente Ozzy Osbourne si recherà in Svizzera per sottoporsi a dei trattamenti medici per il morbo di Parkinson e per questo motivo ha rinviato nuovamente il tour ma, al momento, la data del 19 novembre alla Unipol Arena di Bologna dovrebbe essere confermata.

Ozzy Osbourne: "Non appenderò il microfono al chiodo, tornerò sul palco"

Ozzy Osbourne - Ordinary Man (Audio) ft. Elton John

Ozzy Osbourne - Ordinary Man (Audio) ft. Elton John