01 marzo 2023

Ozzy Osbourne:"Non sono ancora morto"

Il Principe delle Tenebre non ha perso le speranze di tornare sul palco ed è convinto di non essere ancora finito

Ozzy Osbourne è vivo e lotta con noi. Dopo aver annunciato per l'ennesima volta l'annullamento del tour, il Principe Delle Tenebre si è detto sicuro di non essere ancora finito.

Intervenuto in SiriusXM durante il programma "Ozzy Speaks" condotto con Billy Morrison, l'ex Black Sabbath ha parlato delle sue condizioni di salute.

Ozzy: "Non ha senso organizzare tour per cancellarli"

Nello specifico, Ozzy ha voluto ricordare a tutti che potrà essere anche un periodo difficile ma che non ha nessuna intenzione di morire , nonostante i titoli di alcuni giornali: "La stampa mi fa impazzire. Ho letto sui giornali titoli che mi davano per spacciato ma voglio ricordare che no, non sto morendo. Non ho subito già abbastanza brutte cose? Se oggi il dottore mi dicesse:'Ok, puoi andare in tour', ci vorrebbero altri sei mesi per organizzarlo".

Proprio il tour è il più grande cruccio della rockstar britannica che più di una volta ha detto di avere il ritorno sulle scene come unico obiettivo: "Ho lavorato duro per rimettermi in piedi ma, come dice Sharon, Il fatto è che non posso continuare ad organizzare tour e cancellarli. Se ora mi chiedessi se fra un mese sarei in grado di essere on the road non potrei dirti di sì.Se potessi fare un tour lo farei ma al momento non posso".

Ciò che Ozzy può fare, per ora, è registrare musica, come fatto con l'ultimo album "Patient Number 9", ma non è abbastanza: "L'unica cosa che mi tiene su è registrare dischi ma non posso farlo per sempre. Devo uscire dallo studio ma fa ancora molto male. Faccio del mio meglio per stare lontano dagli antidolorifici ma a volte ne ho bisogno. La scorsa settimana ho dormito alla grande e poi per due notti di fila non ho chiuso occhio. E per me è una vera tortura".


Ozzy Osbourne:"Non sono ancora morto"

Il messaggio di Ozzy Osbourne all'annullamento del tour

Con una nota pubblicata sui suoi canali ufficiali, esattamente un mese fa Ozzy Osbourne ha infatti cancellato per l'ennesima volta il suo "No More Tours 2" che avrebbe dovuto portarlo ad esibirsi in Europa e nel Regno Unito.

Ozzy si sarebbe dovuto esibire anche in Italia, all'Unipol Arena di Bologna, per una sola data insieme ai Judas Priest. Le richieste di rimborso dei biglietti dovranno essere inoltrate entro e non oltre il 30 aprile al sistema di biglietteria presso il quale si è effettuato l’acquisto (Ticketone o Ticketmaster), seguendo le modalità riportate sui rispettivi siti internet.

La motivazione, ovviamente, è da attribuirsi allo stato di salute precario dell'artista che continua a non essere nella condizione adatta per prendere parte ad un tour mondiale. Una difficoltà che riguarda non solo la performance sul palco ma anche tutto l'aspetto logistico legato agli spostamenti sulle lunghe distanze che, nelle attuali condizioni, sembrano impossibili da compiere.



"Questa è probabilmente una delle cose più dure che abbia mai dovuto condividere con i miei leali fan. Come tutti voi saprete, quattro mesi fa ho avuto un grave incidente che mi ha danneggiato la colonna vertebrale. Il mio unico scopo da allora è stato riuscire a tornare sul palco. Canto ancora bene ma, dopo tre operazioni, trattamenti con staminali, sedute infinite di fisioterapia e, più recentemente, altri trattamenti tecnologici innovativi, il mio corpo è debole", ha scritto Ozzy Osbourne nella nota pubblicata sui suoi canali ufficiali.

"Sono onestamente lusingato dal modo in cui avete atteso conservando i vostri biglietti per così tanto tempo ma, in buona coscienza, realizzo ora di non essere fisicamente in grado di prendere parte al tour in Europa e nel Regno Unito. So di non essere in grado di potermi impegnare nei viaggi richiesti. Credetemi quando dico che il pensiero di deludere i miei fan mi fa impazzire più di quanto possiate mai immaginare", ha continuato.

Se un tour mondiale è da escludere nel futuro di Ozzy, il Principe delle Tenebre dice di non volersi arrendere e di essere pronto a trovare qualche soluzione - immaginiamo qualcosa come una residency - per riuscire ad esibirsi comunque con tutte le limitazioni logistiche del caso.

"Non avrei mai immaginato che i miei giorni in tour potessero finire così. Il mio team sta attualmente pensando a delle idee per consentirmi di esibirmi senza dover viaggiare da città a città e da stato a stato. Voglio ringraziare la mia famiglia, la mia band, il mio staff, i miei amici di lunga data Judas Priest, i miei fan per la loro dedizione infinita, la loro lealtà, il loro supporto e per avermi regalato la vita che non mi sarei mai sognato di avere".