Un team di esperti ha dato vita al progetto "The Lost Bass" con lo scopo di riportare nelle mani di Paul McCartney l'iconico basso Höfner 'a violino' utilizzato ai tempi dei Beatles.
McCartney acquistò lo strumento ad Amburgo nel 1961 che nel gennaio del 1969, durante le sessioni di "Get Back/Let it Be", è scomparso nel nulla.
A dare il via alla caccia, che coinvolge ora centinaia di persone in tutto il mondo è stato Nick Wass, esperto, ex dipendente della Höfner autore di un libro sul basso e i coniugi Scott e Naomi Jones, giornalisti e produttori TV.
Proprio con questo basso McCartney ha inciso alcuni classici dei Beatles e della storia del rock come She Loves You, Love Me Do e Twist and Shout.
Alla ricerca del basso perduto
La definizione con cui gli organizzatori del progetto descrivono il basso Höfner di Paul McCartney non lascia spazio a dubbi: "il basso più importante della storia".
Così parlano dello strumento utilizzato da Macca negli anni '60 i promotori di The Lost Bass Project, l'iniziativa organizzata dall'esperto Nick Wass insieme ai giornalisti Naomi Jones e Scott Jones.
Wass, che ha collaborato già in passato con McCartney e ha scritto un libro interamente dedicato all'iconico basso della Höfner ("Höfner: The Complete Violin Bass Story" del 2013 ndr) ha deciso di dare una mano all'ex Beatles nel ritrovare lo strumento perduto.
Marketing manager della Höfner, in Germania per 12 anni, Wass è un esperto di quello che è uno dei tratti distintivi dello stile di McCartney e ha lavorato a stretto contatto con l'artista di Liverpool per realizzare i suoi strumenti nel corso degli anni.
"Quando ho incontrato Paul, abbiamo parlato del suo primo Höfner, un legame durato oltre 55 anni. Il suo basso del 1961 sarà per sempre 'l'unico'. Spero di poterlo ritrovare per poterlo restituire a Paul", dice in una nota ufficiale.
Come spiegato dagli organizzatori del progetto, è stato l'ex Beatles a rivolgersi alla Höfner per rintracciare lo strumento, pensando che quello fosse il punto di partenza più logico per dare il via alla caccia.
Pur essendo stata lanciata solo pochi giorni fa attraverso un sito appositamente realizzato, l'iniziativa ha già ricevuto il supporto di centinaia di appassionati sparsi in tutto il mondo che si sono prodigati nel fornire informazioni possibilmente utili al team di ricerca.