Andrew Watt sta scalando velocemente la vetta dell'industria discografica affermandosi, poco più che trentenne, come uno dei più rinomati produttori in circolazione.
Al di là del lavoro con super star del pop come Justin Bieber, Dua Lipa e Post-Malone, Watt sembra essersi specializzato nel saper attualizzare i grandi nomi del rock.
Sotto le sue mani sono passati Ozzy Osbourne, Iggy Pop e, notoriamente, i Rolling Stones tornati con il primo album di inediti in quasi 20 anni, "Hackney Diamonds".
Il sogno premonitore di Andrew Watt
Se il già impressionante ruolino di marcia di Watt non dovesse bastare, è ormai abbastanza noto che il musicista newyorkese sarà anche responsabile del prossimo lavoro discografico di Sir Paul McCartney.
Intervistato dal New York Times, l'ex Beatles ha raccontato della sua collaborazione con Watt, descrivendolo come un ragazzo pieno di risorse.
"Gli ho detto che mi sarebbe piaciuto fargli ascoltare qualcosa alla chitarra ma che non ne avevo una con me in quel momento. Mi ha risposto che lui ne aveva una. Allora gli ho fatto notare che io sono mancino e lui ne ha tirata fuori una per mancini".
Questa storia, si intreccia con un'altra intervista concessa da Watt in cui spiega come quella chitarra si frutto di un vero e proprio sogno premonitore.
Il produttore, infatti, è mancino per tutto tranne che quando suona la chitarra e possedeva solo strumenti per destri. La sera prima dell'incontro con McCartney, infatti, Watt racconta di essersi svegliato all'improvviso in una zuppa di sudore pensando al fatto che non aveva una chitarra per mancini in studio. Subito si è messo alla ricerca contattando tutti i suoi amici, fino a quando non è stato in grado di trovare qualcuno che gli potesse prestare Hohner, Martin e Rickenbacker per mancini.