16 dicembre 2020

Paul McCartney e l'incontro con Elvis Presley

Sir Paul McCartney, pronto a pubblicare "McCartney III", ha raccontato della volta in cui i Beatles incontrarono 'il più cool di sempre', Elvis Presley

Paul McCartney, che venerdì pubblicherà il nuovo album "McCartney III", ha raccontato in un'intervista della volta in cui incontrò una delle persone più fighe di sempre: Elvis Presley. I Beatles incontrarono il Re del Rock'n'Roll una sola volta, nell'estate del 1965, facendo visita a quella che all'epoca era il musicista più famoso del mondo direttamente a casa sua.

La persona più figa di sempre

Parlando ai microfoni del The Adam Buxton podcast, Sir Paul McCartney ha risposto al comico inglese che gli chiedeva chi fosse la persona più cool che gli sia mai capitato di incontrare. Da buon 'politico' l'ex Beatles ha citato per prima sua moglie Nancy mettendole alle spalle il Re del rock'n'roll: Elvis Presley.

"La persona più figa che abbia mai incontrato è mia moglie, spero che stia ascoltando, è davvero cool ! - ha esordito Sir Paul che ha poi virato su uno dei volti più iconici di sempre - "Una volta ho incontrato Elvis Presley, che era maledettamente cool. Stiamo parlando del periodo prima di Las Vegas e i completi pieni di pietre. Eravamo nel periodo di Beverly Hills ed era davvero figo".

McCartney ha poi raccontato un aneddoto relativo all'incontro avvenuto a casa di Elvis durante il tour americano dei Beatles. Una volta in casa i Fab Four rimasero seduti in silenzio con un po' di imbarazzo fino a quando il Re disse: "Ragazzi, se la vostra intenzione è passare il tempo a stare lì seduti e fissarmi credo che andrò a letto".

L'incontro dei Beatles con Elvis Presley

I Beatles incontrarono Elvis una sola volta nell'agosto del 1965 quando andarono a trovare il King of Rock'n'Roll nella sua villa di Beverly Hills approfittando di una giornata libera del loro tour americano. Non esistono foto, video e documenti ufficiali dell'incontro per volontà della stessa band che temeva un eccessiva pressione da parte della stampa quando tutto ciò che desiderava era incontrare un idolo.

Quando i due gruppi - lo sparuto team dei Beatles e la ventina di membri della 'Elvis Maphia' - si trovarono faccia a faccia nel salotto di casa Presley calò il silenzio e fu Lennon a cercare di smuovere le acque chiedendo al Re: "Perché ti sei messo a fare tutte queste ballate per il cinema? Che fine ha fatto il rock'n'roll?"

Elvis e i Beatles allora iniziarono con calma a parlare della vita in tour e poi di nuovo il gelo fino a quando, ed è un dramma che non esista una prova del momento, Elvis chiese delle chitarre, un pianoforte e i cinque iniziarono a fare una jam session di cui non si ha traccia ma che riuniva i più grandi di sempre.




Elvis e l'ispirazione per Sgt.Pepper 

Sir Paul ha poi rivelato che Elvis ha in qualche modo ispirato tutto l'album "Sgt.Pepper's Lonely Hearts Club Band" grazie al suo The Gold Cadillac Tour.

Elvis Presley, infatti, acquistò una Cadillac color oro che dal 1965 al 1968 fu utilizzata per fare promozione come protagonista di un vero e proprio tour. Elvis doveva promuovere il suo ultimo film "Tickle Me" ma il Colonello Tom Parker, storico manager di Elvis, sapeva bene che il suo assistito era troppo impegnato per poter girare gli Stati Uniti e promuovere il film. Così, al suo posto, decise di mandare l'auto che divenne la protagonista del tour promozionale nella primavera del 1965. L'operazione fu poi ripetuta tre anni dopo per i fan australiani.

"Elvis non accompagnava l'auto, la spediva in giro, in tour da sola e la gente si sarebbe comunque radunata impazzita per vedere la Cadillac di Elvis e la volta dopo sarebbe successa la stessa cosa - ha detto McCartney - è una cosa geniale! Abbiamo pensato che solo Elvis potesse uscirsene con un'idea del genere. Abbiamo pensato che tutto ciò che dovevamo fare era registrare un disco strepitoso che potesse andare in tour al posto nostro. Sgt.Pepper si trattava semplicemente di questo".

McCartney III

Uscirà venerdì 18 dicembre "McCartney III", terzo disco della saga iniziata da Paul McCartney nel 1970 con "McCartney" e proseguita nel 1980 con "McCartney II". Un lavoro che avrà come protagonista il solo McCartney.

La fortuna, a detta dell'ex Beatles, è stata l'aver scritto il disco vivendolo come un hobby e non come lavoro: "Ho passato il tempo in lockdown in compagnia della mia famiglia e tutti i giorni andavo in studio. Ho iniziato con il lavorare un po' ad una colonna sonora e mi sono trovato in mano il pezzo di apertura del disco e poi, una volta finito, ho pensato a cosa avrei fatto dopo. Il punto era fare musica per te stesso piuttosto che viverla come un lavoro".


Paul McCartney e l'incontro con Elvis Presley