Paul McCartney ha espresso le sue emozioni nei confronti di John Lennon e il rimpianto per non avergli mai detto quanto gli volesse bene nell'evento per il lancio del suo libro "The Lyrics".
Un rapporto, quello tra McCartney e Lennon, sempre molto conflittuale, c'era una competizione estrema ma anche un grande affetto che - racconta Macca - non ha mai potuto davvero esprimere al compagno di band.
Ti voglio bene, John
Parlando con il poeta Paul Muldoon, che ha realizzato il libro con lui, Macca ha confermato ciò che lo scrittore aveva sottolineato, il grande affetto nei confronti di Lennon che emerge dalle pagine. Qualcosa, però, che era difficile da esternare all'epoca: "Dici che gli volevo bene, ed è vero. Ma per un ragazzino di 16-17 anni nella Liverpool dell'epoca non era così facile. Non potevi dirlo, semplicemente era una cosa che non si faceva. Quindi io non l'ho mai fatto, non gli ho mai detto cose come 'Amico, ti voglio bene'. Non ne ho mai avuto l'occasione, quindi ora è fantastico realizzare quanto bene gli abbia voluto".
Parlando del lavoro di scrittura con Lennon, McCartney ha paragonato alla loro collaborazione all'essere davanti ad uno specchio, visto che lui era mancino mentre Lennon era destro:"E' sempre stato fantastico lavorare con John, sin dal primo momento in cui mi disse che anche lui scriveva delle canzoni. Abbiamo sviluppato un modo di lavorare l'uno con l'altro fatto di fiducia che è andato sempre crescendo".
"Siamo cresciuti insieme, la vita era come camminare su una scala ed entrambi salivamo l'uno di fianco all'altro" - ha aggiunto - "Era eccitante. Ora che la carriera dei Beatles è finita sono come un fan di quella band. Ricordo quanto sia stato grandioso lavorare con lui e quanto fossi grande lui. Non sei lì a cantare con uno qualsiasi ma con John Lennon".