13 giugno 2023

Paul McCartney ha completato l'ultimo inedito dei Beatles grazie all'Intelligenza Artificiale

Uscirà entro la fine dell'anno un ultimo brano dei Beatles completato da Paul McCartney servendosi dell'intelligenza artificiale

Negli ultimi mesi il tema dell' intelligenza artificiale applicata alla musica è apparso spesso e volentieri sulle pagine dei media.

Si tratta di qualcosa di sensato o puro gioco? Da un punto di vista etico è qualcosa di sostenibile o si mettono in campo discorsi che riguardano l'umanità dell'arte? E il copyright?

Probabilmente, come in tanti casi del genere, la verità è a metà strada e molto ha a che vedere con la tipologia di utilizzo della tecnologia.

Quando, come successo spesso recentemente, sono semplici appassionati che applicano l'AI immaginando duetti impossibili - per quanto spesso realistici - la cosa non può che esaurirsi in puro divertissement con tutte le implicazioni di copyright infringement del caso.

Ma cosa succede quando è un artista stesso ad utilizzare l'Intelligenza Artificiale per creare qualcosa di unico?

Paul McCartney e l'ultima canzone dei Beatles completata grazie all'Intelligenza Artificiale

Anche nel 2023 Sir Paul McCartney vuole giocare con la tecnologia, esattamente come faceva quando era in studio con i Beatles, e ha annunciato l'idea di far uscire un inedito dei Fab Four realizzato con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale entro la fine dell'anno.

Intervistato dalla BBC in occasione della mostra fotografica "Paul McCartney Photographs 1963-64: Eyes of the Storm" in apertura a Londra a fine mese, McCartney ha rivelato di aver realizzato quello che può essere definito l'ultimo disco dei Beatles grazie all'intelligenza artificiale.

Non ci sono dettagli sulla canzone che sarà pubblicata ma, come ha spiegato McCartney a BBC Radio 4, è stato fondamentale il lavoro tecnologico fatto durante le riprese di "Get Back", il documentario di Peter Jackson.

Durante le riprese, la montatrice dei dialoghi Emile De La Rey ha allenato i computer a riconoscere le voci dei Beatles e a separarle dai rumori di fondo e dagli strumenti in modo da ottenere un audio pulito. La stessa tecnologia è stata utilizzata da McCartney per duettare virtualmente con John Lennon nel suo ultimo tour e per realizzare alcuni mix ambientali nell'ultimo remaster di "Revolver".

"Jackson è stato capace di estrapolare la voce di John da un piccolo frammento di cassetta", ha spiegato Sir Paul. "Avevamo la voce di John e un pianoforte e poteva separarli con l'intelligenza artificiale. Si indica alla macchina quale traccia è la voce, quale è la chitarra, e si istruisce a prendere solo un canale".

La conseguenza è un tentativo 2.0 di quanto già fatto a metà degli anni '90 in occasione della release di 'Free As A Bird', come inedito a supporto della serie archivistica "Anthology".

"Siamo arrivati a realizzare quello che sarà l'ultimo disco dei Beatles da una demo di John e siamo stati in grado di prendere la sua voce e ripulirla attraverso l'intelligenza artificiale", ha aggiunto McCartney. "Poi possiamo mixare il disco, come si fa normalmente e questa cosa ti dà una sorta di margine di manovra. Lo abbiamo appena finito e uscirà quest'anno".

Sir Paul ha commentato anche le tante rivisitazioni delle canzoni dei Beatles spuntate in rete, spiegando di essere stato anche preoccupato dall'utilizzo dell'intelligenza artificiale, pur riconoscendone il valore tecnologico: "Non passo molto tempo in rete ma mi dicono che ci sono canzoni in cui John canta le mie canzoni grazie all'intelligenza artificiale. Sinceramente è un po' spaventoso, anche se eccitante perché è il futuro. Dovremo solo vedere dove ci porterà".


Paul McCartney ha completato l'ultimo inedito dei Beatles grazie all'Intelligenza Artificiale

Lennon postumo per Beatles Anthology

Qualcosa di simile, ovviamente con una tecnologia completamente diversa, i Beatles la realizzarono nel 1995 in occasione della serie "The Beatles: Anthology", progetto che comprendeva cofanetti con demo, outtakes e live, un documentario video e un libro.

In quell'occasione vennero pubblicate due nuove canzoni realizzata sulla base dei demo di John Lennon: 'Real Love' e il singolo 'Free As A Bird'.

Fu Jeff Lynne degli ELO, amico e collaboratore dei Fab Four da molto tempo a produrre le tracce e riportare virtualmente in vita Lennon utilizzando le registrazioni Lo-Fi contenute in una cassetta demo composta poco prima della sua morte e indirizzata a McCartney.

Il nuovo brano potrebbe essere proprio una di queste registrazioni, quella 'Now And Then' già presa in considerazione all'epoca e poi mai realizzata dopo i primi, fallimentari tentativi.

"Aveva un ritornello ma mancava quasi totalmente di strofe, abbiamo tentato di fare una base musicale ma non abbiamo mai davvero finito il lavoro", disse Lynne.

McCartney in passato aveva detto che George Harrison non era un grande fan del brano e si rifiutò di lavorarci: "Non aveva un bel titolo e aveva bisogno di essere completamente rielaborata ma c'era un passaggio bellissimo cantato da Lennon. A George però non piaceva, quindi non l'abbiamo fatta".