02 novembre 2022

Paul Stanley parla della lezione imparata dal suo rapporto con Gene Simmons

Lo Starchild ha risposto alle domande di alcuni fan parlando del rapporto con Gene Simmons e di come abbia imparato ad andare d'accordo con lui nel corso degli anni

Paul Stanley e Gene Simmons sono due personaggi estremamente diversi ma, dopo circa 50 anni, sono gli unici due originali rimasti al volante di una macchina enorme come i Kiss. Il cantante e chitarrista della band ha parlato del suo rapporto con il suo compagno di band in una sessione di Q&A fatta  a bordo della Kiss Kruise, la crociera organizzata dalla band per i suoi fan.

Rispondendo alle domande del pubblico, lo Starchild ha raccontato del suo rapporto con il Demon e di come sia riuscito a ridurre le distanze tra i due, cambiando approccio e modo di porsi nei confronti di Simmons.

Recentemente il bassista dei Kiss aveva parlato di come lui non abbia praticamente amici ad eccezione di Stanley che comunque, pur essendo come un fratello, sente quasi esclusivamente per motivi lavorativi.

Paul Stanley e il suo rapporto con Gene Simmons

Paul Stanley e Gene Simmons sono senza ombra di dubbio il cuore, la mente e il make-up dei Kiss. Due ragazzi newyorkesi che una cinquantina di anni fa intrapresero la strada per diventare rockstar e crearono i Kiss, una creatura che è diventata molto di più di una band.

Con l'aggiunta di una consonante, i Kiss sono un brand, di quelli più redditizi e popolari nella storia della musica. Una macchina che come unica costante ha sempre avuto solo ed esclusivamente il duopolio Stanley - Simmons.

Proprio del rapporto con il compagno di band ha parlato il cantante dei Kiss nel corso di una sessione di Q&A realizzata durante la Kiss Kruise, l'annuale crociera organizzata dai Kiss per i fan.

Quando dal pubblico qualcuno ha chiesto cosa avesse imparato dai 50 anni di rapporto con Gene Simmons, Stanley ha spiegato come si sia reso conto di dover gestire gli aspetti del compagno che prima gli davano fastidio.

"Siamo molti diversi ma di sicuro in comune abbiamo il fatto di essere orgogliosi del nostro lavoro, della nostra etica del lavoro. Probabilmente questo legato al fatto che entrambi i nostri genitori vengono dall'Europa e penso che lì sia qualcosa di importante, essere orgogliosi del proprio lavoro e lavorare sodo per guadagnarsi la pagnotta", ha detto lo Starchild.

Stanley ha poi parlato di quanto, dopo tanti anni, abbia capito grazie a Simmons che le differenze non si risolvono cercando di cambiare gli altri: " Penso che, dopo molti anni abbia imparato un'altra cosa. Gene per me è uno di famiglia, è come un fratello, ma ricordo che c'erano aspetti del suo carattere che mi mandavano letteralmente fuori di testa. Poi ho capito che non si trattava di un problema suo ma mio. Quando le persone fanno cose che ti danno fastidio devi capire il perché, non aspettarti che cambino. Non riguarda loro. C'erano diverse cose di Gene che mi davano fastidio ma ho dovuto interrogarmi e chiederemi il perché. Lui non può essere altro che il meglio di sé; lui non sarà mai me e io non sarò mai lui. Si tratta solo di mettere da parte alcune cose perché non cambieremo mai gli altri".


Paul Stanley parla della lezione imparata dal suo rapporto con Gene Simmons

Paul Stanley e Gene Simmons, 'fratelli' nonostante le differenze

Di sicuro avere a che fare con Simmons non deve essere qualcosa di molto facile e più volte, in passato, Stanley aveva parlato di quanto agli inizi lui e il Demon non andassero molto d'accordo ma, per una causa comune, decisero di andare avanti e dare vita ai Kiss.

Un paio di mesi fa era stato Gene Simmons a rivelare che, all'età di 73 anni, si trovi sostanzialmente senza amici.

L'unica eccezione riguarda proprio Paul Stanley che, in ogni caso, vede e sente principalmente per questioni lavorative. Un rapporto fraterno quello tra i due, che vive comunque su binari che si intrecciano solo in alcuni momenti.

"A parte Paul, con cui mi vedo solo per lavorare ai progetti della band...Come dico senza sembrare inumano? A parte lui non ho amici," aveva dichiarato Gene Simmons in un'intervista a Goldmine.

Una condizione, quella della solitudine, che potrebbe abbattere molti ma non Simmons che sembra avere dalla sua un carattere che ben si concilia con la cosa: "Se per amici intendiamo qualcuno che dice 'Non so cosa fare oggi pomeriggio. Vuoi venire a fare un giro?', sono più interessato a ciò che voglio fare e non voglio far finta di essere interessato a ciò che vuole fare un'altra persona, perché non è così".

Parlando con il sito ufficiale dei Kiss nel 2006 Simmons aveva spiegato di avere più conoscenti che amici citando Paul Stanley come unica persona vicina, nonostante le differenze.

"Onestamente, Paul e io non andiamo sempre d'accordo sulla musica o sulla scelta delle canzoni ma, intrinsecamente, andando al nocciolo della questione, Paul è semplicemente il fratello che non ho mai avuto", disse all'epoca Simmons. "Paul è la persona che sento più vicino in assoluto. Non ho praticamente amici. Intenzionalmente. Preferisco i conoscenti. Non mi aspetto niente da nessuno e non voglio che nessuno venga da me con i suoi problemi. Paul e io viviamo vicini e non ci vediamo spesso. Ma alla fine sa che sarò sempre al suo fianco, perché lo rispetto".