18 maggio 2020

Pearl Jam, quando Dennis Rodman ed Eddie Vedder fuggirono per vedere un live

Il cantante racconta della sua amicizia con il campione dei Chicago Bulls e di quando decisero in poche ore di prendere un aereo per andare a un concerto

Se siete un minimo appassionati di sport, o quantomeno di cultura pop, di sicuro non vi sarà sfuggito 'The Last Dance' la serie dedicata da Netflix a Michael Jordan e ai Chicago Bulls che negli anni '90 diventarono la squadra di basket più famosa del mondo, un vero e proprio fenomeno di costume. Dopo una rocciosa militanza nei Detroit Pistons e poi nei San Antonio Spurs, nel 1995 atterrò a Chicago - con il compito di sostituire Horace Grant e riprendere in mano i Bulls accanto a Jordan e Scottie Pippen - uno dei personaggi più controversi ad aver messo piede su un campo della NBA: Dennis Rodman.  


L'amicizia tra Dennis Rodman ed Eddie Vedder

Tatuaggi, capelli colorati, piercing, belle donne, eccessi e anche una passione per il rock erano i tratti distintivi di Rodman che in particolare amava, ricambiato, una band: i Pearl Jam. La voce di Eddie Vedder, notoriamente amante dello sport, era la colonna sonora preferita da Rodman durante i suoi allenamenti e i due diventarono presto amici.

Intervistato dal giornalista sportivo Bill Simmons, il cantante dei Pearl Jam ha raccontato un aneddoto riguardante proprio la sua amicizia con il campione di basket e la loro passione comune per la musica. L'episodio, accaduto quando i Bulls si trovavano a casa sua, Seattle, per un match contro i Seattle Supersonics è esattamente quello che ti aspetteresti da una coppia del genere mossa dal sacro fuoco della passione per il rock .

"All'inizio è un tipo abbastanza stressante ma è davvero una persona che si carica con la musica, è una persona intensa e un grande lavoratore - dice Vedder di Rodman -  Si è sempre parlato del suo essere eccentrico, delle cose che faceva ma era uno che lavorava davvero duro. Metteva su le cassette per studiare le partite e la nostra musica in sottofondo. Studiava, sapeva tutto sui rimbalzi e sapeva come avrebbero tirato gli altri, specialmente quelli della sua squadra, sapeva anticipare tutto."

La corsa a Las Vegas per vedere i Jane's Addiction

"Noi cercavamo di essere una buona influenza per lui, gli dicevamo di mangiare sano, gli portavamo libri da leggere, cercavamo di farlo rilassare - racconta il cantante dei Pearl Jam  - Una volta erano in regular season e si stavano allenando in città, avrebbero dovuto giocare contro Seattle il giorno seguente. Li raggiungo in albergo e c'è l'allenatore, Phil Jackson, nella hall che fuma un sigaro. Arriva George, l'uomo della sicurezza di Dennis, con tre biglietti aerei per Las Vegas e dico a Rodman: 'Di che cazzo si tratta? Siamo qui, pensavo avremmo letto un libro sul divano.' e lui mi fa 'I Jane's Addiction suonano a Las Vegas stasera'. Gli dico 'Dio mio, ma sono le sei! come pensi di fare?' e lui 'Arriveremo lì alle nove, e loro non saliranno sul palco prima delle nove e mezzo'. Phil mi vuole bene perché sa che sono uno dei suoi pochi amici in grado di calmarlo e mi lancia uno sguardo come per dire, che cazzo succede con quei biglietti? Ma Dennis sa essere persuasivo e ci siamo trovati a correre per l'aeroporto di Seattle con una scia di persone che correva dietro di noi come se fosse un fiume in piena, le donne lo amavano. Gente che chiamava Dennis, altri che indicavano me. Prendiamo il volo, saltiamo su un'auto, arriviamo al lato del palco e i Jane's Addiction iniziano a suonare, quella sera con loro c'era anche Flea. Siamo lì, seduti su un case a bordo palco, con una birra in mano, i Jane's Addiction suonano e fanno uno show grandioso, Dennis li osserva e mi fa 'Questo è rilassante, no?'. Il giorno dopo era in campo e prese qualcosa come venti rimbalzi, è pazzesco."


Coach Phil Jackson sull'importanza di Eddie Vedder

A proposito dell'importanza di Vedder per Rodman, lo storico coach dei Bulls Phil Jackson ha raccontato di quanto il frontman dei Pearl Jam sia stato fondamentale per il giocatore e per la squadra: "La nostra unica distrazione in quei playoff (stagione 1997-1998) era Dennis Rodman. In precedenza era andato a Las Vegas a giocare ma ora eravamo a casa e mi chiedevo se sarebbe tornato in tempo il lunedì per esercitarsi. Avevo scritto sulla lavagna dello spogliatoio 'Dennis arriverà? Sarà in ritardo? Quella notte era andato a Detroit per lottare contro Hulk Hogan...Eddie Vedder è sempre stato di aiuto per lui. Faceva festa con Dennis e restava in piedi fino a tardi con lui, ma tante volte gli parlava e lo convinceva a tornare in tempo per giocare. Si capivano perché anche lui è un performer."


Pearl Jam, quando Dennis Rodman ed Eddie Vedder fuggirono per vedere un live