29 gennaio 2021

Peter Gabriel e la fuga dai Genesis

Il produttore Bob Ezrin ha raccontato di come aiutò Peter Gabriel a lasciarsi i Genesis alle spalle

Il produttore Bob Ezrin ha raccontato di come contribuì alla separazione tra i Genesis e Peter Gabriel, con il quale registrò l'omonimo album solista del 1977, dando al cantante inglese tutte le armi per potersi giocare una  chance lontano dalla band.

Una personalità senza confini

Il celebre produttore Bob Ezrin ha parlato con Classic Rock del suo rapporto con Peter Gabriel e delle fasi di lavorazione all'omonimo album di debutto "Peter Gabriel" del 1977. Un lavoro, dice Ezrin, che non è stato molto facile da realizzare per l'artista che in quel periodo doveva riuscire a incanalare nel modo giusto tutta la sua creatività, cosa che lui stesso cercò di facilitare, fornendogli le armi giuste per lasciarsi alle spalle i Genesis affidati a Phil Collins.

"Per Peter era molto importante emergere ed essere riconosciuto come talento individuale perché, per quanto sempre umile e gentile, ha una personalità senza confini e piena di passione, energia e creatività - ha detto Ezrin - doveva essere in grado di tirare fuori molte personalità differenti e l'unico modo per farlo senza limiti era lasciare i Genesis e proseguire da solo".

Come fare per spingerlo nella giusta direzione, quella solista? La soluzione di Ezrin fu quella di circondarlo di suoi simili, persone con le quali esprimere la sua arte nel miglior modo possibile, una band fatta di personalità importanti come Tony Levin, Dick Wagner e Steve Hunter: "Erano come la sporca dozzina, ognuno di loro era uno psicopatico esperto nel suo specifico campo di distruzione. Mi sono sentito come se stessi facendo evadere dei super criminali per poi riunirli tutti in una gang per fare il colpo del secolo".

Le differenze con l'American way of life

Una delle difficoltà avvertite da Peter Gabriel era quella di doversi interfacciare con persone dallo stile, dai modi e dal background totalmente diversi dai suoi, come Ezrin appunto: "Le registrazioni non penso siano state facili per Peter, non era abituato ad avere a che fare con uno molto nordamericano e aggressivo come me. Io venivo da una tradizione in cui bisogna fare le cose velocemente, in tempo e con un occhio al budget, prendere delle decisioni e rispettarle. Peter era in una fase in cui voleva essere più sperimentale e sarebbe stato più felice di poter avere più tempo per poter provare altre cose".

Troppa America che Gabriel cercò di 'combattere' chiamando qualcuno più vicino al suo modo di pensare: "Mi chiese se potesse avere almeno un britannico nella band e allora chiamò Robert Fripp, che era fantastico. Fripp era un gentleman inglese posato ed elegante e si trovò a dover avere a che fare con questi americani selvaggi, ma tutto andò per il verso giusto".


L'addio di Peter Gabriel ai Genesis

Dopo aver formato i Genesis e aver pubblicato con la prog band sei album, nel 1974 Gabriel partecipò a quello che sarebbe stato il suo ultimo album, "The Lamb Lies Down On Broadway". Le tensioni all'interno della band, la volontà di scrivere tutti i testi, i progetti esterni e la scelta di concentrarsi sulla famiglia allontanarono Gabriel dai Genesis spingendolo a ad andarsene una volta finito il tour in supporto all'album.

Dopo un periodo in cui l'artista si dedicò maggiormente alla famiglia e allo studio, iniziarono le registrazioni dei primi demo che avrebbero costituito la base per il debutto solista al quale lavorò con Bob Ezrin e la sua nuova band tra il 1976 e il 1977.


Peter Gabriel e la fuga dai Genesis