21 ottobre 2023

Pillole di Stile: i chitarristi di Alice Cooper

Nella sua carriera, Alice Cooper ha fatto sfilare tra album e tour, alcuni tra i migliori chitarristi del pianeta. Eccone cinque tra i più bravi e pittoreschi.

“White Line Frankenstein” è il recente singolo di Alice Cooper in cui impazza - scatenato alla chitarra - Tom Morello. Ma la volontà di bearsi della presenza della sei corde di Rage Against The Machine e Audioslave non è che l’ennesima dimostrazione da parte di Alice Cooper, di pretendere al suo fianco chitarristi mirabolanti. In oltre cinquant’anni di carriera, infatti, tra dischi e tour del cantante, hanno infatti sfilato alcuni dei migliori chitarristi del pianeta.

Una delle certezze dell’iconografia del rock e - soprattutto dell’hard rock - è che ogni grande cantante pretende al suo fianco una personalità di rilievo alla chitarra.

David Coverdale, Ozzy Osbourne, Ronnie James Dio, David Lee Roth, Glen Hughes hanno fatto suonare sui loro album e sui loro palchi, alcuni dei più eccitanti chitarristi rock della storia: da Steve Vai a Zack Wilde, passando per Reb Bech, Randy Rhoads e Tony Iommi. Forse perché al riparo dall’atmosfera più egualitaria e democratica delle band, i cantanti - presentandosi come solisti o in progetti in cui sono inequivocabilmente leader - sfoggiano chitarre stupefacenti che, subordinate al loro ruolo, impreziosiscono la proposta musicale e spesso ne rappresentano il fiore all’occhiello, visto anche il tanto spazio concesso in questi generi al suono e alla perizia della chitarra elettrica.

Ovviamente, non fa eccezione in questa lista un gigante dell’hard rock come Alice Cooper. Anzi, il fatto che Alice Cooper sia stato tra gli artisti più rilevanti se non addirittura più influenti e pionieristici in quel filone dell’hard rock che estremizza - ai confine del circense - tematiche e contaminazioni con il mondo dell’horror e dell’occulto, porta un interessante valore aggiunto.



Pillole di Stile: i chitarristi di Alice Cooper
PHOTO CREDIT: Elena Di Vincenzo

I chitarristi, per essere scelti da Alice Cooper, non solo dovevano essere musicisti di straordinaria levatura ma sfoggiare anche presenza, carisma e look all’altezza dell’immaginario orrifico e fiabesco che alimentava la musica di Cooper. Così ho pensato che sarebbe potuto essere divertente fare una sorta di retrospettiva sulla musica di Alice Cooper mettendo in fila, alcuni dei suoi proverbiali - e spesso eccentrici - chitarristi. Il tutto, naturalmente, senza la pretesa di essere esaustivo e, tantomeno, di catalogare dei musicisti in una classifica. Semplicemente, questi sono quelli che mi piacciono e divertono di più.

Kane Roberts

Se abbiamo detto che, oltre ad essere un musicista pregevole, per suonare con Alice Cooper serve un look che non passi inosservato, impossibile allora non partire da Kane Roberts. Roberts era conosciuto come il chitarrista Rambo visto che, complice il fisico da autentico culturista, saliva sul palco agghindato come Sylvester Stallone nell’omonimo film e - soprattutto - con una chitarra a forma di mitragliatrice. Questo look - oggi insostenibilmente tamarro ma allora più popolare di quanto si possa immaginare - non deve però fuorviarci dalle capacità musicali di Roberts, davvero pregevoli. CONSTRICTOR (1986) è l’album che segna l’inizio della collaborazione tra Roberts e il cantante: un disco che vira la produzione di Cooper verso un Pop Metal potente e pulito, dove la chitarra di Roberts conquista per un lavoro di ritmica aggressivo ma sempre elegante, un grande suono distorto e assolo che - senza sconfinare mai nel virtuosismo - conquistano per intensità e trovate pirotecniche. Ma Kane Roberts è anche un cantante niente male e, nel 1991, riesce persino a infilare un brano nella TOP 40 con il pezzo, “Does Anybody Really Fall In Love Anymore”, una canzone scritta originariamente da Jon Bon Jovi e Richie Sambora per la cantante Cher.




Vinnie Moore

Nella seconda metà degli anni ’80, sull’onda della grande popolarità di chitarristi come Eddie Van Halen, Yngwie Malmsteen e Steve Vai, esplode un filone di heavy metal tutto incentrato sui virtuosismi della chitarra. Il genere si chiamava Shred Neo Classico ed era una rielaborazione in chiave speed metal del funambolismo di Nicolò Paganini riletto alla chitarra elettrica. Tra i nomi più in celebri di questa scuola chitarristica, c’è Vinnie Moore, sei corde tra le più autorevoli assieme a Paul Gilbert, Tony MacAlpine e Jason Becker. Per dare un’idea di quanto questo filone shred fosse allora popolare, soprattutto tra i più giovani, basti ricordare che, nel 1986, la Pepsi realizzò uno spot tutto incentrato sui prodigi di cui può essere capace una chitarra elettrica e le registrazioni delle chitarre nello spot, furono affidate proprio a Vinnie Moore. Moore ha collaborato con Alice Cooper nel disco HEY STUPID (1991) e nel successivo tour promozionale.


 


Stef Burns

Sempre circoscritta al periodo di HEY STUPID è la collaborazione di Alice Cooper con un altro eccezionale chitarrista, Stef Burns. Burns, che entra nella band di Alice Cooper grazie ad una raccomandazione di Joe Satriani, suonerà con il cantante tra il 1991 e il 1995, prendendo anche parte al film “FUSI DI TESTA" a cui Cooper partecipò nel 1992.

Burns è stato uno dei chitarristi rock degli anni ’90 più capaci di filtrare il tecnicismo e la precisione degli anni ’80 (da cui proveniva) con il ritorno al suono e all’attitudine più viscerale e vicina al blues imposte dal Grunge.

In Italia, Stef Burns è uno nome molto noto agli appassionati di rock visto che, dal 1995, è la prima chitarra solista in ogni tour di Vasco Rossi per il quale, da lì in poi, ha inciso anche su tutti gli album.


 


Nita Strauss

E’ l’attuale chitarrista della band di Alice Cooper ed è uno nei nomi più in vista della scena chitarristica del momento. Metallara verace, colpisce per la grande presenza scenica ed energia musicale che ha portato negli show di Alice Cooper anche se il suo chitarrismo - comunque solido e sempre funzionale - è lontano da picchi di tecnica esecutiva e originalità memorabili. Nel suo curriculum un modello di chitarra a suo nome prodotto da Ibanez, la collaborazione come session man per la celebre cantante Demi Lovato, un album solista in cui è coinvolta anche Alissa White - Glutz la cantante degli Arch Enemy e - tenetevi forse - un albero genealogico in cui si rivendica una lontana parentela con il compositore austriaco Johann Strauss!


 

Al Pitrelli

Al Pitrelli è un’istituzione vivente della chitarra elettrica metal. Anche se non ha mai raggiunto la notorietà con il grande pubblico, per gli addetti ai lavori è un vero riferimento visto la lista di collaborazioni impressionante che lo riguardano.

Dopo aver esordito come session man a fianco del cantante Michael Bolton, Al Pitrelli ha suonato con Asia, Savage, Danger Danger e, soprattutto, Megadeth. Pitrelli - che è uno dei membri fondatori della Trans Siberian Orchestra - è stato non solo chitarrista ma anche direttore musicale della band di Alice Cooper dal 1989 al 1991, nella fase del "Trashes The World Tour".