Ecco la storia di EAT EM’ AND SMILE (1986) di David Lee Roth un album eccezionale, una chicca ritenuta da tanti uno dei dischi di hard rock più intensi a livello di sound, tecnica esecutiva ed esuberanza delle composizioni. Sicuramente uno degli album rock più importanti degli anni ’80. Un disco, quindi, che non solo è suonato da paura ma che - grazie a ricerca sonora e accorgimenti esecutivi - suona da paura; il classico album che bisognerebbe ascoltare spaparanzati su una poltrona, avvolti e sommersi dalla stereofonia di una coppia di casse gigantesche o di un paio di ottime cuffie che - al salire del volume - permettono di gustare ancora meglio ogni sfumatura. Questo disco, inoltre è importante perché presenta al mondo un giovanissimo Steve Vai all’apice della sua forma chitarristica, rappresentando la tappa decisiva che lo porterà allo status di chitarrista rock tra i più rilevanti della storia.
Pillole di Stile: perché "EAT EM AND SMILE" è un disco rock perfetto
Una scelta dissennata
EAT EM' AND SMILE (1986), è il debutto come solista di David Lee Roth che nel 1985 abbandona il suo ruolo di cantante nei Van Halen e assembla una band stupefacente capitanata da un imberbe Steve Vai alla chitarra, Gregg Bissonette alla batteria e Billy Sheehan al basso. Un power trio che per estro, capacità tecniche e musicali, carattere sonoro avrà pochi eguali nella storia del genere.
Spesso situazioni e scelte inusuali - se non addirittura dissennate come poteva apparire allora quella di David Lee Roth di lasciare i Van Halen - sono l’ottimo presupposto per storie che poi si riveleranno avvincenti. Diciamo così perché è bene chiarire che quando Lee Roth abbandona la band, i Van Halen sono in cima al mondo. Grazie alla hit “Jump”, rimasta poi un classico, evergreen del rock, il loro ultimo album 1984 impazzava nelle classifiche di tutto il pianeta e permetteva ai Van Halen di riempire gli stadi di ogni continente e - soprattutto - monopolizzare con i video di “Jump”, “Hot For Teacher” e “Panama” la programmazione di MTV, popolarissimo canale televisivo esclusivamente musicale che negli anni ’80 era il principale strumento con cui i giovani fruivano della musica.