Pink Floyd, reunion a Glastonbury?

Waters e Mason possibilisti, il problema è Gilmour

Le coronarie dei fans dei Pink Floyd sono state messe a dura prova da uno scambio di battute tra Roger Waters e Nick Mason durante una conferenza stampa al Victoria & Albert Museum di Londra in vista della mostra sulla band che si inaugurerà a maggio. Sentendosi chiedere dai giornalisti se vi possa essere un'idea sulla reunion dei superstiti del gruppo (dopo la scomparsa di Richard Wright e di Syd Barrett), Waters ha interpellato Mason: "Da quello che sapevo, David ha deciso di andare in pensione, giusto? Ma tu lo conosci meglio di me". La replica del batterista: "Sì, avevo sentito che Gilmour si era ritirato, ma poi pare che abbia cambiato idea, dunque non sappiamo come stiano davvero le cose". Mason ha aggiunto: "Suonerei volentieri con i Floyd a Glastonbury, se me ne fosse data l'opportunità", mentre Waters ha ricordato con piacere una sua esibizione solista al maggiore festival estivo inglese, nel 2002. Il problema è dunque convincere Gilmour, che ha definito "archiviata per sempre" la storia dei Pink Floyd dopo l'uscita di "The Endless River" nel 2014, e che è da lungo tempo refrattario a ricongiungersi ai vecchi compagni, per antichi contrasti con Roger. L'ultima storica apparizione live dei Pink Floyd è stata nel 2005 per il Live 8.

Waters procede con il lavoro sul nuovo album solista, "Is this the life we really want?", il suo primo dopo 25 anni, e del quale un teaser video annuncia l'uscita in tempi brevi. Il disco sarà prodotto da Nigel Godrich, noto per la collaborazione con i Radiohead. Alle viste per Waters anche un nuovo sontuoso tour intitolato "Us + Them", che dietro la citazione da "The Dark Side of The Moon" promette guerra al nuovo nemico di Roger: Donald Trump.

Roger Waters new album - "Is This The Life We Really Want?"

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