Pink Floyd, usciva il 1 marzo 1973 "The Dark Side Of The Moon", ecco 5 curiosità sulla disco

Usciva il 1 marzo 1973 il capolavoro dei Pink Floyd "The Dark Side Of The Moon", vi sveliamo 5 curiosità su uno degli album più importanti nella storia del rock

Usciva il 1 marzo 1973 "The Dark Side Of The Moon", album capolavoro dei Pink Floyd e uno tra gli album rock più venduti e osannati di tutti i tempi.

Pink Floyd - The Dark Side Of The Moon

L'album segnò una svolta nella carriera della band che grazie a "The Dark Side Of The Moon" entrò definitivamente tra i giganti della musica, aprendosi definitivamente alla visione del bassista Roger Waters che in questo album prese in mano le redini dei Pink Floyd trasportandoli da una dimensione spaziale ad una politica e sociale - tra guerra, economia, vita e morte - pur conservando l'ambientazione onirica della musica.

Nato inizialmente in una piccola sala prove a West London, "The Dark Side Of The Moon" è stato registrato nei leggendari studi di Abbey Road a Londra tra la metà del 1972 e l'inizio del 1973, diventando uno degli album capolavoro dei Pink Floyd e tra i dischi di maggior successo di sempre con più di 45 milioni di copie vendute in tutto il mondo. Non solo la musica ma anche la copertina, disegnata dallo Storm Thorgerson per lo studio "Hipgnosis", contribuirono al mito di "The Dark Side Of The Moon" rendendolo una delle opere d'arte a 360° più iconiche del secolo scorso.

Di seguito vi sveliamo alcune curiosità su "The Dark Side Of The Moon" dei Pink Floyd.

La presenza dei Beatles all'interno del disco

Waters voleva inserire alcune interviste all'interno del disco, domande semplici ma anche più profonde fatte a tutti quelli che si trovavano a passare negli studi di Abbey Road.

Tra le varie persone coinvolte c'era anche Paul McCartney che, però, fu tagliato fuori dalla lista perché Waters sentiva le sue risposte come poco naturali  e fintamente simpatiche. I Beatles riescono comunque ad apparire sull'album e più precisamente alla fine di Eclipse che contiene l'intervista al portiere degli studios, Gerry O'Driscoll.

Mentre O'Driscoll diceva la celebre frase "There is no dark side of the moon, really. Matter of fact, it's all dark. The only thing that makes it look light is the sun", in sottofondo suonava il master di una versione orchestrale di 'Ticket To Ride' dei Beatles che, accidentalmente, è finita nella registrazione.

Un errore che ha permesso due delle più grandi band di tutti i tempi di incontrarsi per pochi attimi.

I test on the road

I fan dei Pink Floyd, in realtà, avevano potuto ascoltare le canzoni del disco addirittura un anno prima della pubblicazione ufficiale. La band, infatti, decise di suonare dal vivo tutte le canzoni del disco nella sequenza esatta in cui sarebbero state registrate per affinarle, migliorare i passaggi tra un brano e l'altro e testare dal vivo le potenzialità che avrebbero poi espresso definitivamente una volta in studio di registrazione.

La prima volta fu nel gennaio del 1972 a Brighton, un concerto tecnicamente da dimenticare ma che consentì ai Pink Floyd di capire come migliorare. Il set fu poi proposto anche negli show successivi e la data del Rainbow Theater di Londra fu anche registrata da un fan che realizzò  un bootleg e fece, di fatto, arrivare sugli scaffali la versione live di "The Dark Side Of The Moon" ben prima dell'album definitivo.

Pink Floyd - Money (Official Music Video)

Tags