18 gennaio 2017

Provvedimento restrittivo contro il cantante degli Eagles of Death Metal

Jesse Hughes aveva minacciato di morte un ex amico

Non c'è pace per gli Eagles of Death Metal, la band tristemente coinvolta nell'attentato al Bataclan del 13 novembre 2015. Secondo il sito TMZ il frontman Jesse Hughes è stato raggiunto da un provvedimento restrittivo, che gli impone di non avvicinarsi a meno di cento metri dall'abitazione di un suo ex amico, che il cantante avrebbe minacciato di morte.

Eagles Of Death Metal

L'uomo, Andrew Julian Vega, ha accusato Hughes di aver dichiarato di volergli sparare, dopo aver appeso al cancello della sua casa un pupazzo voodoo trapassato con una coltellata, e di aver completato la macabra scena con la scritta in vernice rossa "Andy sarà il prossimo". I due avrebbero violentemente rotto la loro amicizia a causa di una ragazza. Hughes non ha rilasciato commenti sul provvedimento a suo carico, e forse è meglio così, visto lo sconcertante autogol delle interviste da lui rilasciate a proposito della tragedia del Bataclan, che a suo dire sarebbe stata favorita da alcuni bodyguard complici dei terroristi che operavano all'interno del locale, e che quella sera, "misteriosamente", non si erano presentati al lavoro. Malgrado le sue successive correzioni di tiro, Hughes ci era poi ricascato in un'altra intervista, causando l'embargo alla partecipazione degli Eagles of Death Metal ai rock festival della scorsa estate in Francia. Un documentario sul Bataclan con al centro la band americana è atteso nelle prossime settimane.

EODM (Eagles of Death Metal) - Complexity