27 luglio 2021

Purple Rain, il debutto cinematografico di Prince

Il 27 luglio 1984 Prince debuttava sul grande schermo con "Purple Rain" e una colonna sonora da Premio Oscar

Il 27 luglio 1984 arrivava nei cinema "Purple Rain", film che vedeva il debutto cinematografico di Prince e detonatore che fece esplodere la fama dell'artista di Minneapolis a livelli mai visti prima.

Una prima per molti

Solo un mese prima Prince aveva pubblicato l'omonimo album che avrebbe fatto da colonna sonora alla pellicola, uno schiaffo dato dall'autore alla scena musicale degli anni '80 che veniva da un periodo di divisioni in compartimenti stagni. Un tentativo di prendere la black music e fonderla con il rock facendosi aiutare dal supporto video che, grazie all'avvento di MTV e all'utilizzo fattone da musicisti innovativi come Michael Jackson, iniziò ad essere un vero asso nella manica per gli artisti dell'epoca.

Prince fece di più e trasformò "Purple Rain" non in un semplice video ma in un film, un progetto apparentemente folle, un azzardo fatto con un regista esordiente e un cast di non professionisti.

Dopo il successo di "1999" Prince decise che era giunto il momento di apparire su uno schermo e chiese al suo manager Bob cavallo di fare un film. Visto il rifiuto di tutti gli studi di produzione a cui venne proposta l'idea, e del resto perché accollarsi una pellicola con protagonista un musicista che non aveva mai recitato prima, Cavallo produsse "Purple Rain" di tasca sua.

Prince si impegnò subito a buttare giù le basi della trama che dopo alcuni mesi fu concretizzata da William Blinn, già sceneggiatore per  serie come Fame e Starsky & Hutch, mentre la regia fu affidata ad Albert Magnoli.


La storia di The Kid

Magnoli non aveva mai girato un film prima e si trovò con il film tra le mani solo perché il primo regista a cui Cavallo si era rivolto, James Foley, aveva rifiutato mandando avanti il suo collaboratore.

Una storia di rifiuti e casting mancati fu anche quella del protagonista femminile di Purple Rain. Prince voleva ingaggiare per il ruolo Vanity, leader delle Vanity 6, band femminile creata e gestita da Prince, che però lasciò il gruppo poco prima. Al suo posto si cercò di ripiegare su Jennifer Beals di Flashdance che, però, rifiutò per dedicarsi alla carriera universitaria.

Alla fine il ruolo andò ad Apollonia Kotero, cantante quasi sconosciuta che all'epoca frequentava David Lee Roth dei Van Halen. Fu lo stesso Prince ad intimarle di lasciare la rockstar ed evitare di frequentare pubblicamente altre persone durante il periodo di promozione del film in modo che la gente potesse chiedersi se la loro relazione fosse limitata solo alla finzione o meno.

Girato in gran parte a Minneapolis, città di cui Prince è il simbolo, Purple Rain fu realizzato con un budget di poco più di 7 milioni di dollari.

La storia racconta di The Kid, cioè Prince, frontman della band The Revolution che si esibisce in un night per fuggire dalla sua vita di tutti i giorni e da un padre violento e litigioso. Con lui nella band anche l'esordiente Apollonia, cantante a cui è legato anche da un tumultuoso rapporto personale.

Oltre ai The Revolution, sul palco del club First Avenue di Minneapolis suonano altre due band, The Time di Morris Day e The Modernaires di Dez Dickerson.

Day, vero cattivo del film, cerca di convincere Apollonia ad entrare in un gruppo femminile che sta formando per eliminare dal calendario del locale le esibizione dei The Revolution, facendo pressione anche su dissidi interni alla band.

The Kid subisce le umiliazioni di Morris Day fino a quando dopo una svolta all'interno della famiglia, decide di prendere in mano la situazione e ripigliarsi tutto ciò che gli spetta.


Purple Rain, il debutto cinematografico di Prince

Il successo di Purple Rain

Se la prova cinematografica di Prince non si rivelò da Oscar, da Oscar fu, però, la colonna sonora di Purple Rain e non per modo di dire.

Le musiche di Prince accompagnano tutta la pellicola e, grazie a hit come 'When Doves Cry', 'Let's Go Crazy' e la titletrack, la colonna sonora ufficiale vincerà l'Oscar come "Miglior Colonna Sonora Originale".

Il disco venderà 15 milioni di copie solo in America ricevendo 13 dischi di platino e ben 25 milioni in tutto il mondo, un successo commerciale che andò di pari passo con quello del film.

Nonostante le premesse non fossero delle migliori e dal punto di vista della critica Purple Rain fu considerato un film di certo non da consegnare agli annali, il successo commerciale fu davvero impressionante.

A fronte di un budget per la realizzazione di soli 7,2 milioni di dollari, infatti, "Purple Rain" fece guadagnare al botteghino 70.3 milioni di dollari, dieci volte l'investimento.

L'importanza culturale e il ruolo di Purple Rain che di sicuro consegnò alla storia una delle immagini più iconiche di Prince, è stata poi certificata nel 2019 dal National Film Registry degli Stati Uniti che lo ha inserito nel Library Of Congress come pellicola di significativa importanza dal punto di vista culturale, estetico e storico.