Il 27 luglio 1984 arrivava nei cinema "Purple Rain", film che vedeva il debutto cinematografico di Prince e detonatore che fece esplodere la fama dell'artista di Minneapolis a livelli mai visti prima.
Una prima per molti
Solo un mese prima Prince aveva pubblicato l'omonimo album che avrebbe fatto da colonna sonora alla pellicola, uno schiaffo dato dall'autore alla scena musicale degli anni '80 che veniva da un periodo di divisioni in compartimenti stagni. Un tentativo di prendere la black music e fonderla con il rock facendosi aiutare dal supporto video che, grazie all'avvento di MTV e all'utilizzo fattone da musicisti innovativi come Michael Jackson, iniziò ad essere un vero asso nella manica per gli artisti dell'epoca.
Prince fece di più e trasformò "Purple Rain" non in un semplice video ma in un film, un progetto apparentemente folle, un azzardo fatto con un regista esordiente e un cast di non professionisti.
Dopo il successo di "1999" Prince decise che era giunto il momento di apparire su uno schermo e chiese al suo manager Bob cavallo di fare un film. Visto il rifiuto di tutti gli studi di produzione a cui venne proposta l'idea, e del resto perché accollarsi una pellicola con protagonista un musicista che non aveva mai recitato prima, Cavallo produsse "Purple Rain" di tasca sua.
Prince si impegnò subito a buttare giù le basi della trama che dopo alcuni mesi fu concretizzata da William Blinn, già sceneggiatore per serie come Fame e Starsky & Hutch, mentre la regia fu affidata ad Albert Magnoli.