16 ottobre 2023

Quando Bob Dylan venne rimbalzato al suo concerto

Nell'ottobre del 2001 tre addetti alla sicurezza molto diligenti vietarono a Bob Dylan di entrare al suo stesso concerto

L'11 settembre 2001 resterà per sempre nei libri di storia come uno dei momenti più drammatici e cruciali nella storia dell'umanità.

L'attacco alle torri gemelle non solo cambiò le sorti dei presenti ma di tutto il mondo, provocando un impatto culturale senza pari a più livelli.

Tra le immediate conseguenze che ogni cittadino si è trovato ad affrontare da allora, che fosse dentro o fuori il territorio statunitense, c'è stata la sempre crescente attenzione ai controlli.

Love and Theft e il ritorno in tour di Dylan

Dopo l'attentato alle Torri Gemelle, la sicurezza è stata la tematica al centro di ogni attività che riguardasse luoghi pubblici o eventi.

Figurarsi, allora, la scrupolosità quando si è trattato di dover organizzare il tour mondiale di uno dei più grandi cantautori di tutti i tempi: Bob Dylan.

Proprio l'11 settembre 2001 Bob Dylan aveva pubblicato "Love And Theft", trentunesimo album in studio della sua carriera e primo lavoro di inediti in quattro anni.

Registrato a New York con la band che lo accompagnava nel suo Never Ending Tour - il tour virtualmente senza fine che il cantautore portava avanti dalla fine degli anni '80 - Love and Theft fu presentato a sua volta dal vivo con una lunga serie di concerti in tutto il mondo.

L'edizione 2001 del Never Ending Tour prese il via già a febbraio dal Giappone con le prime date di Dylan nel Paese dal 1997. A seguire un tour australiano, una prima leg in nord America e poi ancora Europa - furono ben 6 le date in Italia - e nuovamente negli Stati Uniti.

106 date totali di cui la metà solamente in America del Nord.


Quando Bob Dylan venne rimbalzato al suo concerto
PHOTO CREDIT: Fotogramma

Shall not pass

Meno di un mese dopo l'attentato, Dylan si sarebbe dovuto esibire in Oregon per la terza leg nord americana del tour.

Lo show era in programma al Jackson County Exposition Center di Central Point, cittadina al sud del paese.

Considerato lo stato di allerta, il cantautore chiese che le misure sicurezze prese per il tour venissero rafforzate. 

Quando Dylan si presentò all'ingresso della venue senza il suo pass per il backstage, venne fronteggiato da tre addetti alla sicurezza che gli vietarono l'accesso. I tre ragazzi, tutti sulla trentina, forse non avevano davvero idea di chi fosse quel signore dai capelli arruffati davanti all'ingresso o forse volevano solo dimostrare di saper prendere degli ordini alla lettera.

Gli ordini erano stati chiari, nessuno poteva accedere all'area senza il pass adatto ed inutile, in un primo momento, fu il tentativo di Dylan di spiegare che lui, uno dei più grandi cantautori di tutti i tempi, non aveva certo bisogno di dimostrare la sua identità.

Dopo un chiarimento, l'incidente rientrò e, anzi, pare che il team di Dylan si rivelò molto soddisfatto dalla diligenza della security.

Del resto, come ricorderà poi il venue manager Chris Borovansky: "Il team di Dylan ci aveva chiesto di non fare alcuna eccezione". E così è stato.