27 febbraio 2023

Queen, Brian May pensa al sequel di Bohemian Rhapsody

Brian May è tentato di realizzare un secondo capitolo di Bohemian Rhapsody: "Ci sono ancora molte cose dei Queen da raccontare rimaste fuori dal primo film"

Sequel sì o sequel no? Da quando nel 2018 "Bohemian Rhapsody" ha fatto registrare un successo incredibile nei cinema di tutto il mondo, spesso si è parlato della possibilità di realizzare un secondo capitolo che raccontasse ancora più a fondo la vita di Freddie Mercury e la storia dei Queen.

A mesi alterni Brian May e Roger Taylor hanno, nel corso degli anni, dato speranza ai fan che vorrebbero vedere tornare sul grande schermo Rami Malek nei panni dell'incredibile frontman dei Queen.

Da un punto di vista economico un sequel di Bohemian Rhapsody potrebbe essere tanto un azzardo - come tutti i secondi capitoli di una saga - quanto un incasso assicurato dall'amore di cui vanta la band a livello planetario. Del resto, stando ad una recente indagine, sono proprio i Queen la band classic rock più amata del pianeta e siamo certi che sono ancora tanti quelli che tornerebbero al cinema per vedere una seconda parte della storia, incluso i delusi e i puntigliosi che hanno fatto le pulci alla prima pellicola.

Al momento, stando a quanto riporta il britannico Daily Star, Brian May avrebbe tutta l'intenzione di tornare nuovamente a collaborare con Rami Malek, Joe Mazzello, Ben Hardy e Gwilym Lee su un nuovo capitolo di "Bohemian Rhapsody".

Brian May aperto ad un sequel di Bohemian Rhapsody

Il film originale si concentrava sulla formazione della band, sulla vita di Freddie Mercury e sulla carriera dei Queen fino al momento culminante del Live Aid del 1985.

Un trionfo al botteghino che consentì anche al protagonista Rami Malek di aggiudicarsi un Oscar come Miglior Attore Protagonista.

Di storie, però, ce ne sono ancora da raccontare ed è per questo che Brian May non esclude del tutto la possibilità di un sequel di Bohemian Rhapsody. "Ne abbiamo parlato. Sono stato molto orgoglioso di quel film e di tutti gli attori che ci hanno interpretato sul grande schermo. Sono stati fenomenali", ha detto il chitarrista al Daily Star. "Fare un sequel è una grossa tentazione e ne varrebbe la pena già solo per il fatto che lavorerei di nuovo con quei ragazzi. L'apice di Bohemian Rhapsody era con il Live Aid e, immagino, implicitamente con Freddie che cominciava a dover affrontare l'AIDS. Ma tra la fine del film e la fine degli anni gloriosi dei Queen sono successe tante altre cose".

A renderlo così orgoglioso, spiega May, è anche il fatto che attraverso il film lui e Roger Taylor abbiano potuto omaggiare la memoria di Freddie Mercury:"Ovviamente siamo stati rappresentati nel film perché eravamo un gruppo, ma davvero era tutto su Freddie e penso che gli abbiamo reso giustizia. Amo il fatto di essere riuscito a fare il film per lui e penso che il risultato sia frutto di un lavoro realizzato con lo spirito giusto".


Queen, Brian May pensa al sequel di Bohemian Rhapsody

Mai un disco con Adam Lambert

Se May sembra essere stuzzicato dalla possibilità di un sequel di Bohemian Rhapsody, non si può dire la stessa cosa di un possibile album di inediti con Adam Lambert.

Pur essendo la voce dei Queen da più di dieci anni sotto il brand Queen + Adam Lambert, il cantante americano sembra non essere mai stato davvero accettato dai fan.

Lo scarso supporto da parte dei fan, unito a dei tentativi andati a vuoto, avrebbe convinto May che sarebbe completamente inutile entrare in studio di registrazione per registrare un album con Lambert. L'ombra di Freddie Mercury è qualcosa di troppo ingombrante per essere gestita, anche se Adam Lambert ci ha sempre tenuto a precisare di non pensare in alcun modo di essere un sostituto al pari dell'iconico frontman scomparso nel 1991 e si è sempre guardato bene dal cercare di imitarlo.

Del resto cercare di porsi come pari di una figura come Mercury sarebbe una scelta folle specialmente se, come precisa il chitarrista, i fan dei Queen non accetterebbero nessuno di diverso, nemmeno se sul palco con lui e Roger Taylor salisse Gesù in persona. "Siamo stati in studio. Abbiamo messo insieme alcune idee mentre eravamo in tour ma non siamo mai arrivati al punto che speravamo di raggiungere. Quindi, per ora, non abbiamo continuato in quella direzione", ha spiegato May in un'intervista. "Inoltre, non so, ma penso ci sia un muro in questo senso. Credo che se il pubblico vedesse i Queen in un disco vorrebbe comunque che ci fosse Freddie alla voce. Potrebbe esserci anche Gesù Cristo ma loro vogliono solo Freddie. Non li biasimo per questo ma trovo persone che su Instagram si arrabbiano con me e mi chiedono perché andiamo avanti senza Freddie. Non venitemi a dire cosa devo fare, faccio ciò che sento".