Queen e la scoperta dei synth per Flash Gordon
Quando i Queen 'scoprirono' i sintetizzatori nel realizzare l'inedita colonna sonora per le avventure intergalattiche di Flash Gordon
Il 27 gennaio del 1981 i Queen pubblicavano negli Stati Uniti la loro colonna sonora di "Flash Gordon", quasi un mese e mezzo dopo la release britannica.
Si tratta della prima colonna sonora realizzata dalla band di Freddie Mercury - l'altra è quella per Highlander - e arrivò come una sorpresa per i fan, a poco meno di sei mesi di distanza dall'album "The Game".
Il film, diretto da Mike Hodges e prodotto da Dino De Laurentiis, racconta lo scontro intergalattico tra Ming il Terribile e 'Flash' Gordon, protagonista dell'omonimo fumetto ideato negli anni '30 da Alex Raymond.
E quale band migliore dei Queen per portare su disco un universo eccessivo, colorante ed elettrizzante come quello raccontato nel film?
Il coinvolgimento dei Queen per Flash Gordon
Quando De Laurentiis pensò di dare vita alle avventure di Flash Gordon immaginò un modo in technicolor che potesse rappresentare anche sul grande schermo l'ambiente fantascientifico e spettacolare nato dai fumetti.
Per accompagnare le immagini serviva una colonna sonora altrettanto audace e l'idea di Mike Hodges, il regista, e del supervisore alle musiche fu di contattare proprio i Queen.
Il produttore non conosceva a fondo la band ma ne aveva sentito parlare e, una volta approfondito il loro catalogo, pensò che potesse essere una buona idea cercare di coinvolgere nel progetto una delle band più popolari al mondo e una che, sia nell'estetica che nel sound, sembrava essere perfetta ad accompagnare il tono pomposo ed eccessivo della pellicola.
Hodges e De Laurentiis si incontrarono con i Queen per presentare l'idea e la band rimase incuriosita fin dall'inizio. La fantascienza non era cosa nuova, con canzoni come "'39" (da A Night at the Opera) che riflettevano il loro interesse per lo spazio e i temi futuristici.
Inoltre, l’opportunità di realizzare la colonna sonora di un intero film era qualcosa che non avevano mai fatto prima, rappresentando sia una sfida che un nuovo sbocco creativo.
Le sfide delle registrazioni di Flash Gordon
Dopo aver visto le prime, impressionanti immagini del film, i Queen decisero immediatamente di accettare la proposta e scrivere qualcosa di adatto.
Le registrazioni avvennero al The Music Centre di Londra e agli Anvil Studios di Denham in gran segreto, per evitare che il peso della band andasse ad oscurare il film stesso.
Ma tenere il profilo basso non fu l'unica difficoltà per la band che si trovò nella situazione di dover affrontare una lotta contro il tempo.
Senza la libertà di potersi prendere tutto il tempo necessario per sperimentare e cercare, cosa nuova, di realizzare qualcosa che dovesse tenere conto di un elemento terzo come le immagini, i Queen avevano come data di scadenza la data di uscita del film.
E poi c'era da pensare che "The Game" che sarebbe uscito solo pochi mesi prima e tutto doveva funzionare senza togliere spazio al proprio album di inediti.
Mai una band rock si era imbarcata in un'impresa del genere e i Queen avevano voglia di farlo alla loro maniera.
Il progetto Flash Gordon segnò un punto di svolta significativo per i Queen, poiché fu una delle prime volte in cui abbracciarono i sintetizzatori. Dopo averli evitati negli album precedenti (etichettando con orgoglio i loro dischi con “No Synthesizers!”), decisero di incorporarli nella colonna sonora per completare l’estetica futuristica del film.

Il totale controllo creativo
Ai Queen venne concesso il totale controllo creativo sulla realizzazione della colonna sonora, cosa che lasciava intendere quanta fiducia il team di produzione riponesse nella band e quanto l'idea fosse di renderla parte integrante del progetto.
Non furono molti gli input o le pressioni provenienti da parte del regista e - cosa molto rara - ci si limitò a consegnare ai Queen solo una versione rough del film, lasciando la totale libertà di sperimentare e utilizzare a piacimento elementi tipici come chitarre ed orchestrazioni.
Ma, spinti a voler mettere in musica un modo fantascientifico come quello di Flash Gordon, la scelta fu di assecondare il sound del futuro e fare uso massiccio di sintetizzatori, con grande gioia sia di Freddie che dell'astrofisico Brian May.
E anche in questo caso la decisione fu di agire in maniera diversa dal solito, evitando di andare a cercare un leit motiv che si ripetesse all'interno delle tracce, come in qualsiasi colonna sonora, ma andando a realizzare dei brani inediti in grado di vivere autonomamente e racchiudere al loro interno l'essenza dei personaggi.
Quando la colonna sonora di Flash Gordon fu pubblicata nel dicembre 1980, ricevette risposte contrastanti da parte della critica. Alcuni ne elogiarono l'audacia e l'energia, mentre altri l'hanno trovata non convenzionale rispetto alle tradizionali partiture orchestrali.
Tuttavia, i fan dei Queen e del film hanno abbracciato l'album e da allora è diventato un classico di culto, specialmente grazie alla title track e il celebre verso iniziale: "Flash! A-ah! Savior of the Universe!"