Che i Queen non siano proprio di manica larga quando si tratta di concedere l'utilizzo per la propria musica è cosa nota.
In alcuni casi, però, c'è una spiegazione ben precisa dietro e a darla è Brian May che nell'ultima intervista a Mojo - come riportato da Radio X - ha voluto spiegare uno dei grandi divieti della band.
Il chitarrista dei Queen ha infatti rivelato che un non meglio precisato rapper avrebbe chiesto in passato la possibilità di utilizzare un sample della band per il proprio progetto.
Il divieto dei Queen ai sample
Permesso che è stato prontamente negato a causa di un'etica che non collimava con quella della rock band britannica
"Vietiamo che vengano utilizzate le nostre canzoni per promuovere canzoni che trattino violenze ed abusi. Durante il successo del gansta rap, quando qualcuno voleva usare un nostro sample pensavamo che non fosse il caso. Per noi era un abuso verso le donne", ha spiegato May. "In caso contrario, in generale la nostra musica è di tutti. Tutta l'arte si compone di furti".
I Queen sono una delle band più protette al mondo in termini di diritti musicali. I loro brani sono gestiti da strutture molto attente come Queen Productions Ltd., Universal Music e Sony Music Publishing, e autorizzare l’uso di campionamenti o remix è qualcosa che accade raramente, e solo in contesti molto selezionati.
Ci sono stati alcuni casi celebri, come il famosissimo "Ice Ice Baby" di Vanilla Ice, che inizialmente usò illegalmente il giro di basso di "Under Pressure". Dopo cause legali, Queen (insieme a David Bowie) ottenne il riconoscimento e i diritti economici sul brano.