Queens Of The Stone Age, il live nelle catacombe di Parigi al cinema in Italia
Il 4 giugno il live registrato dai Queens Of The Stone Age nelle Catacombe di Parigi sarà proiettato in esclusiva per l'Italia al Cinema Barberini di Roma
Il suggestivo live registrato dai Queens Of The Stone Age nelle catacombe di Parigi, "Alive In The Catacombs", arriva nei cinema.
Prima di diventare disponibile sul sito della band - in formato audio - il particolare show registrato dalla band di Josh Homme, sarà proiettato sotto forma di film concerto e documentario in una serie di cinema selezionati di tutto il mondo.
In esclusiva per l'Italia, la proiezione di "Alive In The Catacombs" dei Queens Of The Stone Age arriverà al Cinema Barberini di Roma il 4 giugno 2025.

Il live nelle catacombe di Parigi
I Queens of the Stone Age hanno annunciato una serie di proiezioni cinematografiche in 20 paesi diversi del loro film-concerto, Alive in the Catacombs.
In Italia il film verrà proiettato il 4 giugno esclusivamente al Cinema Barberini di Roma.
Il film include un intimo documentario dietro le quinte, che racconta come i Queens Of The Stone Age sono riusciti a dare vita ad Alive in the Catacombs.
Girato e registrato nel luglio 2024, Queens of the Stone Age: Alive in the Catacombs mostra la band come non l'avete mai vista né sentita prima. Una scaletta selezionata tra i brani di repertorio dei QOTSA, ciascuno rielaborato in modo da adattarsi al contesto delle Catacombe.
Il risultato è un’interpretazione della band nella sua forma più intima, ma circondata da letteralmente milioni di resti umani: “il pubblico più numeroso davanti al quale abbiamo mai suonato” dice Joshua Homme.
Il desiderio di Josh Homme
Homme sognava da quasi vent’anni di tenere un concerto dei QOTSA nelle Catacombe, fin dalla sua prima visita.
La città di Parigi, tuttavia, non aveva mai concesso il permesso a nessun artista di esibirsi in quei tunnel. I QOTSA, rispettosi della legge, hanno atteso fino a quando hanno ricevuto l’approvazione ufficiale.
Hélène Furminieux (Les Catacombes de Paris) ha dichiarato: “Le Catacombe di Parigi sono un terreno fertile per l’immaginazione. È importante per noi che gli artisti si approprino di questo universo e ne offrano un’interpretazione sensibile. Scendere nel sottosuolo e confrontarsi con riflessioni sulla morte può essere un’esperienza profondamente intensa. Josh sembra aver sentito nel corpo e nell’anima tutto il potenziale di questo luogo. Le registrazioni risuonano perfettamente con il mistero, la storia e una certa introspezione, particolarmente percettibile nell’uso sottile del silenzio tra le Catacombe.”
Il sound inedito dei QOTSA
Ogni scelta estetica, ogni brano, ogni configurazione strumentale… tutto è stato pianificato e suonato con rispetto per le Catacombe, dai suoni ambientali e l’acustica (gocce d’acqua, echi, risonanze naturali) alle atmosfere cupe create dalle luci che esaltano la musica. Senza i confini rassicuranti dello studio o il sostegno tecnico del palco, Alive in the Catacombs mette i QOTSA a nudo, costringendoli a confrontarsi con l’essenza stessa della loro musica, una sfida che hanno scelto di abbracciare fino in fondo.
Homme racconta: “Suoniamo così essenziali perché quel luogo è così essenziale, che rende la musica essenziale, e le parole essenziali… Sarebbe ridicolo cercare di fare del rock lì. Tutte le decisioni sono state prese da quello spazio. È lo spazio a dettare tutto, comanda lui. Lì dentro fai quello che ti viene detto.”
Il risultato è una versione dei QOTSA ridotta alla loro forma più elementare: Homme, Troy Van Leeuwen, Michael Shuman, Dean Fertita e Jon Theodore accompagnati da una sezione d’archi a tre elementi, con catene e bacchette usate come strumenti a percussione. Alive in the Catacombs è la band ridotta alla sua essenza per necessità (non si può dire “unplugged” se non ci sono prese di corrente), con una batteria d’auto usata per alimentare un pianoforte elettrico. E tutto non filtrato: ogni brano è stato registrato dal vivo in un’unica ripresa, senza sovraincisioni o modifiche.