Radiohead, a Thom Yorke non frega un ca**o delle vostre aspettative sul futuro della band
La voce dei Radiohead rivendica la libertà di poter lavorare liberamente a qualsiasi voglia senza sentirsi in dovere di annunciare un ritorno della band
A Thom Yorke non interessa ciò che pensate
La versione di Colin
Dall'altra parte, come dicevamo, c'è Colin Greenwood che nelle interviste a supporto del suo libro fotografico "How To Disappear" non si tira indietro sulla sua speranza di vedere nuovamente la band riunita.
Già alcune settimane fa il bassista aveva detto di come tutti i membri dei Radiohead si fossero incontrati nuovamente in studio dopo molto tempo: "Abbiamo fatto delle prove un paio di mesi fa a Londra, abbiamo suonato canzoni vecchie e ci siamo divertiti molto".
Ora, intervistato da NME, Greenwood ha ribadito le sue speranze di un ritorno della band, dando qualche dettaglio sulle prove che, dice, sono avvenute nello stesso studio già utilizzato per realizzare"OK Computer".
"Ci siamo incontrati in estate per un paio di giorni e abbiamo suonato un po' di brani vecchi e abbiamo ripreso in mano le cose dove le avevamo lasciate nel 2018 ed è stato molto divertente e bello rivedere tutti. Avevamo in programma di fare tre o quattro giorni di prove ma, dopo due, ci siamo resi conto che eravamo ancora in grado di farlo. Secondo mio fratello in un paio di settimane di prove saremmo pronti per tornare in tour senza problemi", ha detto Greenwood.
Certo è che, al momento, tutti i membri dei Radiohead sono impegnati con le loro cose: "Al di là di tutto, ognuno di loro è focalizzato nel portare a termine i propri impegni. Mio fratello non è stato bene e si sta rimettendo in sesto. Le prove, comunque, sono state divertenti e amichevoli. Le abbiamo fatte in uno studio chiamato The Church dove avevamo dato gli ultimi ritocchi ad OK Cumputer, quindi ci mancavo dal 1996, quando registrai il basso per Airbag. In ogni caso sono sicuro che torneremo e organizzeremo qualcosa, non so di che tipo".