21 maggio 2024

Realizza il suo sogno di bambino e sale sul palco a suonare la chitarra coi Pearl Jam

Andrew Watt, produttore artistico dei Pearl Jam, sale sul palco con la band per suonare l’assolo di chitarra in “Alive”. Sogno che coltivava sin da bambino.

Ecco la storia di un ragazzino di 12 anni che nei primi anni 2000 si presenta ad un concerto dei Pearl Jam sventolando un cartello con scritto: “Posso suonare l’assolo di chitarra di Alive?”. Oggi è il loro produttore artistico e quell’assolo lo esegue assieme a loro sul palco.

Quella che sembra una favola è invece la storia di Andrew Watt, musicista e produttore artistico trai più gettonati del momento. Profondamente rock nell’animo e nella formazione, Watt si è fatto le ossa attraverso le collaborazioni con Ozzy Osbourne, Jane's Addiction, Glen Hughes…ma, come produttore artistico, ha dato prova di versatilità eccezionale, lavorando su diversi fronti musicali, curando album di artisti come Dua Lipa, Miley Cyrus, Post Malone, Rolling Stones, Iggy PopAndrew Watt, che ha prodotto l’ultimo album dei Pearl Jam, DARK MATTER, lo scorso 16 maggio ha sorpreso il pubblico della band, salendo sul palco dell'MGM Grand Garden Arena di Las Vegas armato della sua chitarra elettrica Gibson Les Paul, per unirsi al chitarrista Mike McCready nell’esecuzione del celeberrimo assolo di “Alive”. Cavallo di battaglia della band e singolo estratto dal loro album TEN (1991), “Alive” contiene un assolo di chitarra che la rivista inglese Total Guitar ha classificato tra i migliori di tutti i tempi.

Realizza il suo sogno di bambino e sale sul palco a suonare la chitarra coi Pearl Jam

La chiusura del cerchio

Andrew Watt non ha mai fatto segreto di essere un profondo ammiratore dei Pearl Jam, tanto che in una recente dichiarazione, successiva a questa comparsata sul palco ha dichiarato: ”Lavorare alla produzione di DARK MATTER con i Pearl Jam per me è stata come la chiusura del cerchio: li seguo e amo da sempre. Tanto che mi ricordo di quando, ragazzino di 12 anni, me ne stavo a un loro concerto, tra il pubblico, tenendo in mano un cartello che diceva: 'Posso suonare l'assolo di chitarra per di “Alive”?' Quindi, quando l’altra sera l’ho fatto, non è stato nemmeno necessario prepararmi, ripassarlo. Ero pronto da una vita a farlo”. Circa la passione che lega Andrew Watt ai Pearl Jam si è da poco pronunciato in un’ intervista anche il bassista della band, Jeff Ament: “Avere come produttore artistico, lavorare con un vero fan dei Pearl Jam è qualcosa che ha contribuito a darci una grande energia. Inoltre, a Andrew i Pearl Jam che piacciono di più sono quelli più duri. Gli piace quando pestiamo sui nostri strumenti! Quindi, con lui, ci siamo concentrati su questo approccio sonoro più aggressivo”.


 

Ogni sera una sorpresa

Ma l’assolo di chitarra su "Alive" suonato dal produttore Andrew Watt, non è stata l‘unica sorpresa presente nella scaletta dei recenti concerti dei Pearl Jam: la band ha anche suonato per la prima volta dal vivo “Sometimes”“Hail Hail” (canzoni presenti sul loro quarto album NO CODE del 1996); così come Eddie Vedder ha eseguito le cover di “I Won't Back Down” di Tom Petty , “Maybe it’s Time”  di Jason Isbell e si è pure divertito a citare l’intro di chitarra di “Bad” degli U2, in apertura al classico dei Pearl Jam, “Corduroy” (VITALOGY, 1994). Sorprese che che ben si armonizzano con la volontà dei Pearl Jam di portare sul palco, in questi show americani, ogni sera una scaletta e uno show diverso, visto che questo loro tour non celebra solamente il loro ultimo album DARK MATTER, ma 30 anni di esibizioni dal vivo, 12 album in studio e oltre 85 milioni di album venduti in tutto il mondo.