11 maggio 2018

Recensioni Flash #1105

Oggi gli album di Arctic Monkeys, DMA's, Manic Street Preachers e We Are Scientists

ARCTIC MONKEYS - "TRANQUILITY BASE HOTEL + CASINO"

Dopo tanta attesa è uscito oggi il nuovo album degli Arctic Monkeys, "Tranquility Base Hotel + Casino" che si  trova nell'ingrato compito di fare da successore a quello che è forse il più grande successo della band di Sheffield, "AM". Senza singoli a precederne la pubblicazione - il compito sarà comunque svolto da 'Four Out Of Five' presentata anche live da Jimmy Fallon - senza indizi se non quelle voci che lo volevano come un disco solista di Alex Turner più che di tutta la band, la curiosità era tanta e le indiscrezioni sulla particolarità del prodotto si sono rivelate fondate. Per "TBH&C" gli Arctic hanno cambiato per l'ennesima volta le carte in tavola, dal look - capelli lunghi slick, vestiti color grigio e sabbia come catapultati in un jazz bar degli anni '40  - alla musica che ha quasi messo da parte del tutto i graffianti riff chitarristici in favore del pianoforte.  Il "Tranquility Base Hotel + Casino" è un non luogo nella mente di Turner, un bancone pieno di drink sulla stazione lunare, James Bond in uno sci-fi movie. Gli Arctic Monkeys hanno sempre cambiato forma nella loro storia, album dopo album, riff dopo riff, dalla periferia britannica ai deserti americani, dal pub alla brillantina e quindi forse non c'è troppo da meravigliarsi per la cosa in sè, quanto per il netto taglio con il passato, nei riferimenti e nei suoni che sono più vicini ai The Last Shadow Puppets, progetto di Turner con l'amico fraterno Miles Kane (anche lui in uscita con nuovo materiale) e incentrato sulle atmosfere 60s'. Qui, oltre a certa psichedelia a cavallo tra '60-'70, c'è il chamber pop dei Beach Boys, il folk acido, le sonorizzazioni da b-movie, il cabaret decadente di impronta glam, il crooning noir di Cave e suoni spettrali. La sostanziale impressione è che, in tempi di musica veloce, di consumi veloci, di connessioni, di non-relazioni la scelta sia caduta su un album di quelli da ascoltare in penombra e con calma, una, due, tre volte, il bisogno di rallentare, rifugiarsi e ripararsi dal diluvio di informazioni cercare di scappare dall'ansia e osservare le pareti nude. Molti resteranno sorpresi e, sinceramente, sarà curioso anche vedere come gli Arctic Monkeys riusciranno a far scivolare via in modo agevole le canzoni nuove con il materiale d'archivio durante i live, ma "Tranquility Hotel Base + Casino" è un album raffinato, elegante, seducente, che certifica per l'ennesima volta la capacità cantautoriale di Turner, indipendentemente dal territorio scelto.


DMA'S - "FOR NOW"

Alla seconda prova gli australiani DMA's confermano che - ok il colonialismo - ma loro volevano solo nascere tra Merseyside e Manchester. Se nel debut del 2016 il trio di Sidney faceva ben poco per mascherare la propria passione smodata per gli Oasis, in "For Now" lo spettro delle sonorità Britpop si apre di qualche anno abbracciando sempre di più i toni baggy e shoegaze. Il gioco dei DMA's è al limite della appropriazione ma fatto con la consapevolezza di essere in pochi oltre a loro a farsi carico di un Britpop Revival così nel 2018 tanto da farne un punto di forza. Le canzoni, al netto di tutto, sono buone, qualcosa in più se siete amanti di gente come Charlatans, Verve, Stone Roses e Cast e difficilmente viene voglia di skippare alla traccia successiva. "For Now" è una specie di bignami che racchiude tutte le atmosfere amate dai neo 35enni cresciuti con una Union Jack sulle pareti della cameretta e un armadio pieno di Adidas, giacche Stone Island e cappelli Kangol quelli sia che salgano in cattedra le chitarre jangling e sognanti di 'Time & Money' che quelle che quelle più acide della titletrack e di 'Drawning' in un pacchetto che include ballate ('Health', 'Emily Whyte'), ritmi ballabili ('The End', tra i pezzi più curiosi e interessanti del disco), momenti uplift stile Dodgy ('Lazy Love') e melodie senza tempo.


MANIC STREET PREACHERS - "RESISTANCE IS FUTILE"

Tredicesimo album in carriera per i Manic Street Preachers con 'Resistance is Futile' che arriva dopo 4 anni - la distanza più lunga tra due album nella discografia della band - da "Futurology" e dopo un periodo dedicato principalmente a tour celebrativi.

Il risultato è l'ormai consueto mix di citazioni colte, melodie ariose e inni da stadio, meno memorabile dei lavori migliori ma con un trasporto sempre importante e onesto.'Liverpool Revisited' sono i Manics al top della forma che ricordano l'unità degli abitanti di Liverpool dopo la strage dell'Hillborough nel 1996, in 'Dylan & Caitlin' c'è la fantastica voce di Catherine Anne Davis AKA The Anchoress (già collaboratrice di Simple Minds e dell'ex Mansun Paul Draper) a fare da contraltare ai graffi di James Dean Bradfield, mentre 'International Blue' e 'Broken Algorithms' ci riconsegnano la band ai riff rock degli esordi.



WE ARE SCIENTISTS - "MEGAPLEX"

Sono passati i tempi di "With Love And Squalor" esordio con i gattini in copertina dei We Are Scientists risalente al 2006, anno di grazia in cui la band americana - all'epoca trio - macinava dancefloor hit dalle chitarre taglienti e il ritmo incalzante come 'Nobody Move, Nobody Get Hurt' e 'The Great Escape'. Dodici anni dopo con "Megaplex" la trasformazione in efficace robot synthpop è completata, un po' per necessità un po' perché è lì che punta il mondo e i beat del singolo 'One In One Out', fisso nella nostra Top20, ne è la riprova. Il funk di 'Heart Is a Weapon' e 'No Other Word' è difficile da scansare ma è in 'Your Light Has Changed' che si inizia a fare sul serio con chitarre quasi grunge e una voce che sembra quella di Pete Shelley dei Buzzcocks, mentre il mix di chitarre e '80s pop trova la sintesi perfetta in brani come la coinvolgente 'No Wait at Five Leaves'. Specialmente nella seconda parte "Megaplex" mostra tutte le facce della coppia Murray/Cain trovando spazio anche per i colori estivi della conclusiva 'Properties Of Perception' - scelta bizzarra per chiudere un disco - e la power ballad 'Now Or Never', ma i WaS non sono i Dinosaur Jr. e quando non si perdono in distorsioni sono quasi sempre più efficaci.



  • Arctic Monkeys - "Tranquility Base Hotel & Casino"
    Arctic Monkeys - "Tranquility Base Hotel & Casino"
  • DMA's - "For Now"
    DMA's - "For Now"
  • Manic Street Preachers - "Resistance Is Futile"
    Manic Street Preachers - "Resistance Is Futile"
  • We Are Scientists - "Megaplex"
    We Are Scientists - "Megaplex"

Arctic Monkeys: Four Out of Five @ The Tonight Show Starring Jimmy Fallon

Arctic Monkeys: Four Out of Five @ The Tonight Show Starring Jimmy Fallon