Robert Smith parla di un secondo album dei Cure, anniversari e documentari
Sono molti i progetti futuri dei Cure dopo l'uscita di Songs Of A Lost World, a partire da un secondo album da finire, tour e un documentario celebrativo dei 50 anni
Robert Smith ha parlato. In vista della release dell'attesissimo nuovo album dei Cure, "Songs Of A Lost World", in uscita il prossimo 1 novembre, il frontman della band inglese ha condiviso con i fan una lunga intervista in cui affronta numerosi temi, dai progetti futuri al possibile ritorno dal vivo.
Se recentemente Smith ha detto di essersi pentito di aver parlato del nuovo disco già diversi anni fa, creando un hype enorme sul progetto, non ha assolutamente smentito quanto già detto nella scorsa occasione, ovvero l'esistenza di altri due dischi.
I dischi ci sarebbero e con loro progetti per tornare sul palco e festeggiare i 50 anni di carriera con un documentario ufficiale.
L'idea per realizzazione di Songs Of A Lost World
Il nuovo album dei Cure è diventato, nel corso degli ultimi 5 anni, un vero e proprio tarlo per i fan della band inglese che, mese dopo mese, hanno visto scomparire le speranze di ascoltare un lavoro atteso per 16 anni.
Con un ultimo alvoro in studio, "4:13 Dream", pubblicato nel 2008, è dal 2019 che Robert Smith ha fornito aggiornamenti sullo stato dei lavori di quello che sarebbe il capitolo successivo: "Songs Of A Lost World".
Il risultato è stato un hype enorme che ha sistematicamente deluso i fan fino al recente annuncio della release date ufficiale del disco che, anticipato dai singoli Alone ed A Fragile Thing, ha fatto tirare un sospiro di sollievo.
"Songs Of A lost World" esiste (davvero, lo abbiamo ascoltato!) e uscirà il prossimo 1° novembre ma non è tutto.
Smith aveva parlato anche di altri due album che aveva spiegato essere uno un disco a tutti gli effetti dei Cure e l'altro un lavoro sperimentale che, forse, avrebbe fatto uscire a nome proprio.
A quanto pare quei dischi esistono davvero e, a confermarlo, è stato lo stesso cantante in una lunga intervista video condivisa sul sito songsofalost.world.
Robert Smith spiega che, in un primo momento, l'idea era di pubblicare "Songs Of A Lost World" cinque anni fa per celebrare il 40esimo anniversario della band: "Nel 2018 la band ha fatto 40 anni e il 2019 ha segnato i 40 del primo album e pensavo di realizzare un disco che facesse un punto su dove si trovasse la band. Era un grande piano ma, per mia esperienza, di solito i grandi piani falliscono sempre! Col senno di poi forse l'idea non era nata con le giuste motivazioni, era qualcosa di trionfalistico, era il tono ad essere sbagliato. Mi sono chiesto se avesse senso fare un nuovo album".
Robert Smith e il secondo album dei Cure
Quando l'anno successivo i Cure si sono rimessi al lavoro, l'approccio è stato diverso, più artistico e meno autocelebrativo, e ha consentito alla band di lavorare al meglio su molta nuova musica, presentata poi dal vivo nel tour "Shows Of A Lost World".
Praticamente tutti i brani dell'album sono stati, infatti, già suonati dal vivo e altri ancora presentati live non hanno trovato spazio sul disco, così come molte altre che, spiega, potrebbero vedere la luce fra non molto.
"Le canzoni più vecchie del disco sono state fatte in versione demo già nel 2010. Il grosso, forse cinque, sono state scritte nel 2017 ma altre risalgono al periodo tra il 2010 e il 204. C'erano un sacco di canzoni e nel 2019 abbiamo registrato circa 25-26 canzoni, per un totale di tre album. Ho cercato di completarli tutti e poi ho pensato di fare uscire più album a distanza di pochi mesi".
Certo, le parole di Smith sono sempre da prendere con le pinze ma pare che l'intenzione di dare seguito a Songs Of a Lost World con un altro disco dei Cure ci siano tutte: "Questa volta funzionerà. Anche il secondo album è virtualmente finito. Il terzo è un po' più difficile perché...se arriviamo fino a lì...a parlare del terzo album, capisci cosa intendo?".
