24 settembre 2024

Robert Trujillo parla delle difficoltà all'ingresso nei Metallica

Il bassista, ormai da più di 20 anni nella band, ha parlato dei dubbi e delle difficoltà provate quando Lars Ulrich lo chiamò per entrare a far parte dei Metallica

Robert Trujillo ha parlato della sua esperienza con i Metallica e di quando firmò il primo contratto con la band, sull'orlo di una crisi, mentre era ancora nel giro di Ozzy Osbourne.

Robert Trujillo è l'ultimo membro dei Metallica ad essere entrato in formazione, ormai più di 20 anni fa. Il bassista, all'epoca impegnato con Ozzy Osbourne, venne preso per sostituire Jason Newsted in uno dei momenti più difficili nella carriera della band.

Un periodo carico di tensioni, documentato benissimo nel documentario "Some Kind Of Monster", in cui Trujillo si inserì alla grande, diventando parte integrante dei Metallica e il bassista più longevo nella storia della formazione.

Le priorità di Trujillo all'ingresso nei Metallica

Trujillo ha parlato recentemente del suo ingresso nei Metallica intervistato da The Surfer's Journal e dell'incredibile offerta economica fatta dalla band che poteva permettersi di staccare assegni decisamente ingenti.

Per Trujillo, però, non erano i soldi la cosa importante e il contratto da un milione di dollari a spingerlo risultò l'ultimo dei suoi pensieri alla firma con i Metallica.

"Per me è stato bizzarro e surreale. C'era gente che diceva sì, però con le tasse da pagare è diverso da un milione di dollari ma non era quella la mia priorità. Ero così assorbito dal carico di lavoro che nella mia testa pensavo solo al fatto che mi sarei dovuto mettere al lavoro e che avevo un catalogo enorme da dover imparare".

Ma non era solo il catalogo a preoccupare Trujillo, arrivato proprio in tempo per la realizzazione dell'album che aprì la seconda fase dei Metallica: St.Anger: "C'era anche questo album nuovo che non era mai stato suonato dal vivo. Ho vissuto il tutto pensando solo al fatto di avere un sacco di lavoro davanti. Non potevo pensare ai soldi o a festeggiare, avevo troppo lavoro da fare".



Robert Trujillo parla delle difficoltà all'ingresso nei Metallica
PHOTO CREDIT: Fotogramma

L'audizione di Trujillo con i Metallica

Ovviamente quando i Metallica chiamano non puoi dire di no e questo mise in forte difficoltà Trujillo che, contemporaneamente, ricevette la telefonata del suo datore di lavoro, Mr.Ozzy Osbourne, per ritornare in tour

"Ozzy non chiamava mai, era di solito Sharon o qualche agente e invece questa volta c'era lui che mi diceva che era tempo di tornare in tour. Poi ricevo una chiamata di Lars che mi dice che i Metallica vogliono incontrarmi. Sapevo che non significava avere l'ingaggio, pensavo che mi avrebbero fatto volare fino a lì solo per dirmi di persona che non ero l'uomo giusto".

Il momento si rivelò di grande crisi per uno come Trujillo che fedele ad Ozzy, rivelò le sue perplessità ad un Lars Ulrich molto chiaro: "Mi disse che era onorevole da parte mia essere così leale ma che il treno stava per partire. Allora andai di persona da Sharon e Ozzy e comunicai loro la mia decisione. Fu pesante e difficile ma dovevo farlo e dirglielo di persona. All'improvviso la mia vita è cambiata, ero entrato in una nuova famiglia".

E a proposito dell'ingresso nella nuova famiglia, in un estratto dal "Beneath The Bassline", documentario dedicato alle quattro corde, Trujillo parla dell'audizione con i Metallica.

"E' durata due giorni ma il primo giorno si trattava più di osservare e stare ad ascoltare. Bob Rock aveva già registrato il basso in passato e stava producendo anche St.Anger, quindi stavo solo lì a guardare le tracce", racconta il bassista che, in serata, si trovò ad affrontare un imprevisto."Lars disse di andare a bere e con qualche birra sono a posto ma finimmo per bere fino alle 5 del mattino. Mi sono svegliato con il peggiore hangover della mia vita e dopo avevo l'audizione".

Una situazione resa peggiore dal fatto che proprio in quel periodo James Hetfield era entrato in rehab per uscirne sobrio: "Ero con il tecnico che stavo scegliendo il basso ma il mio unico pensiero era stare il più lontano possibile da James perché non volevo che sentisse che puzzavo di alcol. Lars forse voleva solo mettermi alla prova ma mi sentii un perdente".