Rock, rischi e papere: tra incidenti tecnici e folklore del palco
Dal folklore rock alle scosse di Ace Frehley e Keith Richards: tra "papere" e rischi tecnici, un viaggio tra incidenti di scena e sicurezza sul palco.
I concerti rock sono il regno dell’energia e della spettacolarità, ma anche dei rischi, dai più gravi incidenti tecnici come le scosse elettriche di Ace Frehley e Keith Richards o le ustioni di James Hetfield, fino alle immancabili "papere" sul palco: nasi rotti, cadute e chitarre volanti. Attraverso episodi emblematici, esploriamo i confini tra il folklore del rock e i pericoli reali, evidenziando come la sicurezza abbia trasformato i palchi in luoghi più protetti senza mai rinunciare alla magia dell’imprevisto.
Durante un concerto dei Kiss nel 1976, Ace Frehley visse un episodio tanto spettacolare quanto pericoloso, che sottolineò i rischi nascosti dietro i loro imponenti spettacoli dal vivo. Mentre scendeva una scala metallica per raggiungere il palco, venne colpito da una violenta scossa elettrica, causata da un corrimano non isolato collegato a un impianto elettrico difettoso. La scarica fu così intensa da scaraventarlo a terra, lasciandolo con il braccio destro paralizzato per alcuni minuti. Frehley stesso ricordò di aver temuto, in quei momenti, di non riuscire più a suonare. Tuttavia, con un misto di coraggio e determinazione, tornò sul palco poco dopo, portando a termine lo spettacolo.
Esperienze circensi
I Kiss erano stati dei pionieri nell'ideazione di spettacoli che mescolavano musica e performance sceniche: i concerti si erano tramutati in esperienze quasi circensi con fuochi d’artificio, luci, proiezioni e scenografie mobili. Questo stile grandioso, ripreso da Alice Cooper, Iron Maiden, AC/DC e, più recentemente, da band come i Rammstein, rendeva i palchi straordinariamente complessi dal punto di vista tecnico. La quantità di cavi, watt di corrente e attrezzature in movimento creava un ambiente tanto spettacolare quanto pericoloso. L'incidente di Frehley mise in evidenza quanto fosse urgente adottare misure di sicurezza più rigorose, spingendo i Kiss e molte altre band a investire in sistemi più affidabili.
James Hetfield e Keith Richards
La questione della sicurezza sul palco, però, non riguardava solo i Kiss. Durante un concerto dei Metallica nel 1992 a Montreal, James Hetfield fu gravemente ustionato da un effetto pirotecnico mal sincronizzato. Il fuoco lo colpì sul lato destro del corpo, provocandogli ustioni di secondo e terzo grado al braccio e alla mano. Sebbene Hetfield non fosse direttamente folgorato dall’impianto elettrico, l’incidente mise in luce i pericoli legati all’uso di effetti speciali non correttamente gestiti. Anche Keith Richards dei Rolling Stones visse un episodio drammatico durante un concerto a Sacramento nel 1965. Mentre suonava, toccò accidentalmente un microfono mal collegato, ricevendo una potente scossa elettrica che lo fece cadere all’indietro. Richards, miracolosamente illeso, attribuì la sua sopravvivenza alle spesse suole delle scarpe, che ridussero l’impatto della corrente. Questo episodio portò maggiore attenzione alle problematiche di messa a terra e agli standard di sicurezza negli impianti elettrici per concerti.
Papere e incidenti sul lavoro
Gli episodi come questo, però, non vanno confusi con i classici "incidenti di scena" che fanno parte del folklore del rock. Le aste dei microfoni che spaccano nasi – come accaduto a David Lee Roth – o i microfoni lanciati da Axl Rose che feriscono i fan – sono solo la punta dell’iceberg. Ci sono i musicisti che scivolano, inciampano o cadono rovinosamente sul palco – da Steven Tyler degli Aerosmith a Duff McKagan dei Guns N’ Roses, passando per Beyoncé – a quelli che tentano maldestramente di roteare la chitarra attorno al corpo, facendola cadere rovinosamente. Tra i tantissimi esempi ci sono Satchel degli Steel Panther e persino Bruce Springsteen. Ci sono poi i litigi sul palco, come quelli furiosi tra Liam e Noel Gallagher degli Oasis o quello recentissimo tra Dave Navarro e Perry Farrell, o i momenti in cui il confine tra artista, pubblico e persino fotografi si fa incandescente, come quando Axl Rose si lanciò su un fan durante un concerto a St. Louis, Sting ai tempi dei Police colpì con la paletta del basso un membro del pubblico mentre eseguiva "DeDoDoDo DeDaDaDa", o Josh Homme dei Queens of the Stone Age prese a calci un fotografo. In questa casistica, persino il clamoroso autolesionismo di Sid Vicious sembra essere parte di un’estetica sopra le righe. Questi sono episodi che oscillano tra l’estremizzazione del gesto artistico e la "papera" clamorosa, e non appartengono alla stessa categoria degli incidenti veri e propri, come le scosse elettriche o le ustioni, che rappresentano rischi tecnici e potenzialmente letali. Al contrario, eventi come le scosse elettriche di Frehley o Richards e le ustioni di Hetfield trascendono l’aspetto artistico: sono veri e propri incidenti sul lavoro, che potrebbero avere conseguenze ben più gravi.
Le scosse sul palco
Le scosse elettriche avvengono principalmente per problemi di messa a terra negli impianti. Quando un circuito elettrico non è correttamente collegato alla terra, il corpo umano può fungere da conduttore se entra in contatto con due superfici a potenziale differente, come un microfono e una chitarra elettrica. La presenza di umidità o di strumenti metallici aggrava ulteriormente la situazione. Negli anni, però, la sicurezza sul palco è migliorata con l’introduzione di dispositivi come gli interruttori differenziali (RCD), capaci di interrompere il circuito in caso di dispersione elettrica. Senza rinunciare alla spettacolarità e all’imprevedibilità che devono comunque garantire il divertimento in un concerto rock, questi progressi tecnologici hanno contribuito a trasformare gli spettacoli live più sicuri.