14 settembre 2023

Rod Stewart: "Un uomo senza hobby è un uomo perso"

La rockstar scozzese, intervistato da Bryan Adams, racconta della sua passione per il modellismo che lo accompagna anche in tour

Bryan Adams è il guest editor del nuovo numero dell'edizione inglese di Classic Rock. Per l'occasione, la star canadese si è trovato a intervistare Rod Stewart per parlare della carriera da musicisti ma anche da un altro punto che li accomuna: quello di avere un hobby.

Adams ha dato largo spazio alla sua passione per la fotografia trasformandola in un vero e proprio lavoro parallelo che svolge con successo da molti anni. Tanti sono i personaggi ritratti dall'obiettivo dell'autore di classici come Run To You e Summer Of '69, e le mostre che hanno ospitato i suoi scatti. Il suo punto di vista sulla questione, infatti, è quello di non vedere la fotografia come un hobby ma come un'estensione della sua creatività.

Rod Stewart e i trenini

Stewart, dal canto suo, non ha mai nascosto la sua passione per il calcio e, soprattutto, per modellismo e trenini. Una passione che, racconta, è tutto ciò che gli serve quando è in tour.

"Un uomo senza hobby è un uomo perso", esordisce la rockstar scozzese. "Quando sono in tour porto i miei progetti in enormi valigie dove metto attrezzi, vernice e qualsiasi cosa possa essere utile. Gli hotel mi mettono a disposizione una stanza speciale, la svuotano e mi danno un grande tavolo su cui poter lavorare. Sarai d'accordo con me che, on the road, si spreca un sacco di tempo. Cosa fai? Vai a fare shopping? Io mi intrattengo con i modellini delle ferrovie".

Ma cosa fa Rod Stewart quando ha finito il tempo a disposizione? Semplice, prende quanto realizzato e lo fa spedire a casa. "Posso passare anche sette ore a costruire qualcosa, poi viene messo in questa grande cassa e spedito a Londra, dove lo espongo".


Rod Stewart: "Un uomo senza hobby è un uomo perso"

Ma quali sono alcuni degli hobby delle rockstar?

Molti volti noti non sanno rinunciare ad un po' di velocità e sono enormi appassionati di auto, come Brian Johnson e Nick Mason.

Il frontman degli AC/DC ha una grande collezione di auto da corsa, che usa sia in pista che nella vita di tutti i gironi e ha condiviso la sua passione in programmi tv e libri.

Stesso discorso per il batterista dei Pink Floyd, in possesso di un parco auto da fare invidia a qualsiasi appassionato con più di 60 vetture, meglio se italiane.

Alex James dei Blur si è ritagliato una carriera alternativa a quella della band, visto anche l'andamento a singhiozzo della band di Damon Albarn, ed è diventato un apprezzato produttore di formaggi, con tanto di festival che unisce musica e gastronomia all'interno della sua fattoria.

Jack White ha portato ad un livello successivo il suo lavoro giovanile da tappezziere continuando a realizzare oggetti di design e aprendo una divisione specifica del suo brand Third Man.

A contatto con la natura amano rimanere, infine, anche Roger Daltrey, avido pescatore, e i tanti artisti che hanno deciso di intraprendere la carriera nel campo dell'enologia, James Maynard Keenan dei Tool in testa.