28 ottobre 2022

Roger Daltrey:"Vorrei si formassero gli Oasis. Yungblud mi ricorda Liam"

Il frontman degli Who è stato intervistato protagonista con Yungblud di una conversazione realizzata per l'edizione usa di Rolling Stone

Il frontman degli Who Roger Daltrey e Yungblud sono stati i protagonisti di una chiacchierata realizzata per l'edizione USA di Rolling Stone.

La voce di 'My Generation', 78 anni, è stato protagonista di un vero confronto generazionale con la star venticinquenne per la serie di interviste 'Musicians On Musicians'.

Nel corso della conversazione, il discorso è finito anche su altre superstar della musica britannica, gli Oasis, con Daltrey che ha espresso un desiderio e ha paragonato Yungblud a Liam Gallagher.

Yungblud come Liam Gallagher

Il frontman degli Who Roger Daltrey e Yungblud sono stati protagonisti di una conversazione per la serie Musicians On Musicians della rivista americana Rolling Stone.

In un vero confronto generazionale, il vocalist 78enne degli Who si è scambiato impressioni e opinioni sulla vita da musicista con il 25enne di Doncaster.

Daltrey ha voluto dare un consiglio tecnico su come affrontare i concerti più accaldati e, nel farlo, è finito per parlare di Liam Gallagher.

Il cantante degli Who ha consigliato a Yungblud di fare molta attenzione all'idratazione, specialmente quando abbandona il palco.

"Quando la temperatura diventa troppo alta ti puoi bruciare il cervello. Una volta abbiamo fatto un concerto a Parigi e c'erano 45 gradi in platea. Tra il pubblico c'era anche Liam Gallagher, ed era lì nel suo fottuto cappotto. E' il tizio più figo del mondo, gli voglio bene. Lo hai mai incontrato?", ha detto Daltrey a Yungblud.

Alla risposta negativa del giovane collega, che ha comunque espresso il suo amore per l'ex Oasis, Daltrey ha detto: " E' il migliore e vorrei che gli Oasis tornassero insieme. Anche se Liam è stato in grado di ritagliarsi la sua nicchia ora, gli voglio davvero bene e penso sia fantastico. E' una persona completamente onesta, non è spaventato dall' esprimere i suoi sentimenti. Credo sia molto simile a te, mi ricordi molto lui".

Roger Daltrey:"Vorrei si formassero gli Oasis. Yungblud mi ricorda Liam"

La musica da dentro

Durante l'intervista i due hanno toccato molti altri argomenti, come la differenza tra la musica inglese e quella americana e lo stato della musica al giorno d'oggi.

La rockstar 78enne vorrebbe che nella musica di oggi ci sia maggiormente bisogno di melodie vocali, come succedeva con i Beach Boys: "Quando ascolti le canzoni dei Beach Boys, le loro armonie e cose del genere, puoi sentire il tuo spirito sollevato. E' qualcosa di cui abbiamo bisogno al giorno d'oggi. Ci sono troppi cantanti solisti che cantano versi mediocri".

Di sicuro, continua il frontman degli Who, non possono essere i talent show e una volta ha anche rifiutato di essere giudice a The Voice:  "Non giudicherò qualcuno che cerca di cantare. Non farei altro che distruggere il loro spirito, qualsiasi cosa dica".

Anche Yungblud rivela di aver avuto un approccio con il programma prima che la sua carriera decollasse: "Mi dissero che mi avrebbero mandato su The Voice e che mi avrebbero offerto un contratto se avessi vinto. Ma non avrei potuto cantare di politica o temi sociali e io stavo cominciando a scrivere di sessualità, di moda, di gender, quindi ho semplicemente rifiutato".

Parlando delle differenze tra la musica americana e quella britannica, Yungblud ha detto: "Per me la musica britannica è tutta questione di sentimento. Se vado in uno studio americano, invece, tutto deve essere perfetto. Quando sono a casa è tutto più impreciso e rilassato".

Una considerazione che ha trovato d'accordo anche Daltrey che ha raccontato le difficoltà di registrare l'ultimo album degli Who - "Who" del 2019 - con un produttore americano: "Quando abbiamo registrato il nostro ultimo album avevamo un produttore americano. Non dirò il suo nome (ndr è Dave Sardy, che ha lavorato anche con Oasis e Noel Gallagher) ma non riuscivo a lavorare con lui perché voleva che tutto fosse preciso. Ma la musica non funziona così, la musica viene da dentro."