Roger Waters nei panni di Dio nel nuovo singolo "Deja Vu"

È una struggente ballata la seconda canzone tratta dall'album "Is this The Life We Really Want?": echi di Pink Floyd

Se il resto dell'album sarà all'altezza dei primi due assaggi, potremmo trovarci di fronte a un capolavoro. "Is This The Life We Really Want?", il disco solista che Roger Waters pubblica il 2 giugno, 25 anni dopo "Amused To Death", sembrerebbe particolarmente ispirato e ricco di echi pinkfloydiani. Lo avevamo intuito dal primo estratto "Smell the roses", che molti critici hanno accostato al classico "Have a Cigar" tratto da "Wish You Were Here", con il suo robusto incedere rock, i suoni "concreti" e un testo che chiarisce come i temi-base dell'intero disco siano lo stato del pianeta in un contesto storico allarmante. Ora su Internet è stato diffuso l'audio di un altro brano, "Deja Vu": in questo caso si tratta di una ballata ammaliante, dal crescendo suggestivo, nella quale Waters si immedesima in...Dio.

Come Waters aveva raccontato qualche giorno fa a Jon Pareles del New York Times, "Deja Vu" è la canzone da cui è scaturito l'intero nuovo progetto artistico. In realtà, in origine si trattava di un lungo dramma radiofonico incentrato sui personaggi di un vecchio irlandese e di suo nipote, che si confrontano sui grandi temi dell'esistenza. Quando l'ex bassista dei Pink Floyd fece ascoltare il materiale al produttore Nigel Godrich, si sentì proporre l'idea di trarne un album. I due si misero al lavoro sul corposo demo radiofonico e Godrich ne salvò solo dei frammenti, così che Waters dovette riscrivere tutto il resto. Ma il risultato parrebbe esaltante: in "Deja Vu" Roger canta che "se fossi stato Dio avrei fatto un lavoro migliore". Poi si immedesima in un drone che vola in cieli stranieri e spera di non individuare nelle case da bombardare "una madre che se ne stia in cucina a fare il pane". L'album, precisa Waters, "è un viaggio trascendente nella natura dell'amore, per capire come potrebbe condurci in un mondo che potremmo apprezzare di più". Alla vigilia del tour americano, che sarà intitolato "Us + Them", l'artista è pronto a sorprendere di nuovo, e a lanciare dal palco i suoi strali contro Trump, la Brexit e la politica di Israele contro i palestinesi. Non mancheranno polemiche.