Roger Waters, un bigino dei Pink Floyd per il live milanese

Ieri seconda tappa in Italia dei tour "Us+Them" per l'ex bassista dei Pink Floyd che tornerà a Bologna la prossima settimana e 'en plein air' in estate

Ieri sera sono andato a vedere Roger Waters nella seconda tappa del tour di "US+THEM" AL Mediolanum Forum di Assago e, ok, ora immagino vi aspettiate un report da vero intenditore consumato, fan di qualsiasi cosa prodotta dai Pink Floyd e spettatore dell'ennesimo show di uno tra il canuto bassista e David Gilmour. Sbagliato, troppo facile.

Ho sempre rispettato i Pink Floyd ma non sono mai stato un appassionato, uno di quelli da 'divinità intoccabili' ed è proprio per questo che ho voluto cogliere la palla al balzo e ricevere il battesimo, vivere davvero un live tanto atteso da tutti e cercare di capire cosa riesce a portare in scena l'ex bassista della leggendaria band britannica. 

Pur essendo il suono la cosa che più mi colpisce all'inizio - immersivo è dir poco e riuscire ad ascoltare quei suoni in un palazzetto del genere non capita tutti i giorni - ma si capisce che la serata sarà qualcosa che non si limiterà all'acustica ma una situazione da 360°. Waters sale sul palco alle 21.20 e vi resterà, salvo una pausa di circa 20 minuti, fino a poco dopo la mezzanotte, spezzando di fatto il set in due momenti distinti. Il Forum è un bel po'pieno di gente adorante che si vede catapultata subito nel periodo dei primi anni '70 con un'apertura dedicata quasi interamente al capolavoro "The Darkside Of The Moon". La scenografia ha un megaschermo davvero mega che trasmette ora immagini spaziali, ora i membri della band come le coriste Jess Wolfe e Holly Laessig dei Lucius che vocalizzano in caschetto biondo, apparendo come gigantesche entità dell'altro mondo proiettate sul palco.  Stranamente il fattore smartphone - questa sarà una sensazione che mi seguirà per tutto il concerto - riesce ad essere quasi una parte integrante più che un elemento di disturbo, come se le luci dei tanti schermi siano un prolungamento naturale della struttura per espressa richiesta del light designer. Waters fa il suo, si pone come fulcro della scena intorno al quale ruota la macchina, ma non si prende la scena, il protagonista è il tutto, l'atmosfera di condivisione contrapposta al Sistema - come ricorderà a fine show - gli altri membri della band, i suoni, le immagini e, soprattutto, le canzoni che inglobano un universo. La parte centrale si concentra sull'ultimo album solista di Waters "Is This The Life We Really Want?" dal quale vengono estratte in totale 4 canzoni e si conclude con un gruppo di bambini locals sul palco per esibirsi sul coro di 'Another Brick In The Wall' in tuta arancione che cederà il posto alla maglia nera con scritta 'Resist'. Dopo una pausa di 20 minuto lo storytelling anticapitalista si aggancia alla metà dello show più corposa dal punto di vista scenografico, niente di che mi controbatte chi dice di saperla lunga, ma è comunque un bel vedere e i pannelli modulabili che calano dall'alto sulla platea a ricreare tramite proiezioni la Battersea Power Station teletrasportata dalla copertina di "Animals" è davvero niente male. Waters lascia parlare la musica e i video mettendo in fila 'Dogs' e 'Pigs' in una tirata anti-Trump (ma anche Berlusconi, Macron e via andare) che culmina con il 'salvadanaio della guerra', il maiale gonfiabile guidato via drone che fa 3 giri in cerchio sulle teste di tutti i presenti prima dell'arrivo dell'invito all' Unità, delle mani congiunte del brano che dà il titolo al tour, dei muri che cadono e di un ideale prisma catalizzatore di tutto lo storytelling e la chiusura pre-encore con i laser di 'Brain Damage' ed 'Eclipse'.

Al ritorno c'è spazio per un'ultima doppietta  da "The Wall" con 'Mother' e 'Comfortably Numb', uno dei brani più amati della band che è il giusto territorio di posa per il crescendo spettacolare del secondo set e il punto fermo su un'esibizione alla quale mi ero approcciato con curiosità e un po'di timore - ma quello con i concerti di lunga durata è un mio personalissimo problema - e che invece si è trasformata in una serata quasi da realtà virtuale, sound and vision.

Roger Waters porterà il Tour di "US + Them" alla Unipol Arena di Casalecchio di Reno (BO) sabato 21 aprile, domenica 22, martedì 24 e mercoledì 25 prima di tornare l'11 luglio al Lucca Summer Festival nella città toscana e poi il 14 dello stesso mese al Circo Massimo di Roma. 

pic credit: Francesco Prandoni 

Roger Waters Us + Them Tour

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