24 agosto 2021

Rolling Stones, addio al batterista Charlie Watts

Scomparso all'età di 80 anni Charlie Watts, storico batterista degli Stones. Poche settimane fa aveva annunciato una pausa dalla band in vista del tour americano

Si è spento all'età di 80 anni Charlie Watts, leggendario batterista dei Rolling Stones.  Ultimo membro, con Mick Jagger e Keith Richards, rimasto nella formazione attuale dagli anni '60, Charlie Watts ha preso parte a tutti i brani dei Rolling Stones dal 1963 ad oggi.

Addio a Charlie Watts

Poche settimane fa aveva comunicato la sua assenza per le nuove date americane della band a causa di un problema di salute, annunciando come suo sostituito l'amico Steve Jordan.

"Per una volta sono andato fuori tempo" aveva scritto Charlie Watts nella nota stampa utilizzata per annunciare l'addio, si sperava temporaneo, ai Rolling Stones in seguito ad un intervento su cui non erano stati dati dettagli.

Invece il leggendario batterista degli Stones non ce l'ha fatta a raggiungere i suoi amici e se ne è andato all'età di 80 anni.

A comunicarlo in un primo momento era stata la BBC dopo aver contattato il portavoce della band, poi la conferma data ufficialmente sui canali social dei Rolling Stones.

"E' con una tristezza immensa che annunciamo la scomparsa del nostro amato Charlie Watts. Se ne è andato serenamente in un ospedale di Londra nelle prime ore di oggi circondato dalla sua famiglia" - si legge nella nota pubblicata dai Rolling Stones - "Charlie era un marito devoto, un nonno e anche uno dei più grandi batteristi della sua generazione come membro dei Rolling Stones".



L'abbandono prima del tour

Quando a inizio agosto i Rolling Stones avevano comunicato che Watts non avrebbe fatto parte del "No Filter Tour" era stato detto che il musicista avrebbe avuto bisogno di tempo per recuperare in seguito ad un intervento e che sarebbe stato sostituito da Steve Jordan, batterista che in carriera ha suonato con Blues Brothers, John Mayer Trio e con gli X-Pensive Winos, il progetto parallelo di Keith Richards.

"Charlie è stato sottoposto ad un trattamento che è completamente riuscito ma i dottori hanno detto che avrà bisogno di un periodo di riposo per potersi riprendere. Fra un paio di settimane inizieranno le prove e siamo molto delusi ma del resto nessuno poteva aspettarselo" aveva detto il suo portavoce.
"Per una volta sono andato un po' fuori tempo. Sto lavorando sodo per cercare di tornare pienamente in forma ma oggi ho accettato il fatto che, secondo gli esperti, ci vorrà un po' di tempo. Dopo tutta la sofferenza causata dal COVID non voglio deludere tutti quei fan che hanno conservato i biglietti per il tour e proporre una nuova cancellazione o spostamento delle date. Per questo ho chiesto al mio grande amico Steve Jordan di sostituirmi" ha poi aggiunto lo stesso Watts.



Rolling Stones, addio al batterista Charlie Watts

Charlie Watts, il metronomo silenzioso

Nato nel 1941 a Bloomsbury, Londra, Watts si è fatto le ossa suonando con la band di Alexis Korner, una vera e propria istituzione del blues britannico, prima di incrociare la strada di Jagger e Richards.

Entrato nei Rolling Stones nel 1963, Watts era rimasto con Mick Jagger e Keith Richards l'unico membro originale di quella formazione. Il ritmo di Watts ha fatto da spina dorsale a qualsiasi pubblicazione dei Rolling Stones dal 1963 al 2021, una figura riservata ma leggendaria e non meno importante dell'accoppiata Jagger-Richards.

Un'entità quasi aliena, un uomo composto che viveva per il jazz mentre davanti i suoi compagni facevano esplodere gli stadi a suon di rock. Talmente mite, Watts, da non possedere nemmeno una batteria in casa, limitandosi a suonarla solo in sala prove o in tour con la band, perché sua moglie non sopporta il rumore.

Pur essendo apparentemente fuori posto all'interno di una delle più grandi rock band di tutti i tempi nel suo essere un personaggio schivo, Watts trovava la sua importanza nell'economia della band proprio nel suo essere in contrasto alle personalità esagerate di Jagger e Richards, il punto di equilibrio, la vera arma segreta degli Stones.

Un metronomo silenzioso che mancherà non solo agli Stones ma a tutta la storia della musica e a tutti i fan che, ancora una volta, hanno scoperto che anche quelli che sembrano immortali prima o poi sono costretti a lasciare il palco.