Era il 17 marzo 1968 quando Mick Jagger prese parte alle proteste dei giovani inglesi contro la guerra del Vietnam che si tennero a Grosvenor Square, un episodio che portò il frontman dei Rolling Stones a scrivere uno degli inni politici della band: Street Fighting Man.
Le tensioni socio politiche che nel 1968 hanno interessato tutto il mondo sono diventate proverbiali. I movimenti di protesta che vedevano ora i giovani studenti, ora i lavoratori occupare le piazze si riversano anche nelle strade delle città europee e nel Regno Unito. Proprio a Londra, il 17 marzo 1968, gli studenti presero d'assalto Grosvenor Square, accanto ad Hyde Park, una ventina di minuti a piedi da Buckinham Palace.
Nonostante i Rolling Stones nella prima parte della loro carriera non si fossero distinti come una band particolarmente politica concentrandosi più sull'amore, il corpo e i sentimenti, Mick Jagger decise di unirsi a quei ragazzi, coetanei che normalmente compravano i loro dischi ma che erano lì per un altro motivo: protestare contro la Guerra del Vietnam.
Erano circa 20.000 i ragazzi uniti e compatti per le strade di Londra, decisi a marciare verso l'Ambasciata Statunitense per protestare contro la politica americana, una questione che accendeva gli studenti britannici pur non essendo direttamente coinvolti, e tra loro il frontman dei Rolling stones accompagnato dall'attrice e attivista Vanessa Redgrave.
Gli scontri all'Ambasciata
Arrivati all'Ambasciata americana, i dimostranti trovarono uno schieramento di poliziotti e agenti a cavallo, un incontro che si trasformò ben presto in uno scontro con cariche della polizia sugli studenti che rispondevano scagliando fumogeni e sassi. La situazione precipitò velocemente e quella che era nata come una protesta euforica e pacifica si trasformò in guerriglia, gli scontri si fecero violenti e causarono quasi 250 arresti e circa 200 feriti.
Mick Jagger non arriverà mai nell'occhio del ciclone e non parteciperà agli scontri allontanandosi prima che le cose si facciano complicate per fare ritorno a casa. Del resto era lì per manifestare la sua rabbia verso qualcosa, verso il concetto della guerra più che per quella del Vietnam in sé, ma gli scontri all'Ambasciata lo segnarono profondamente spingendolo a scrivere il primo pezzo apertamente politico dei Rolling Stones: Street Fighting Man.

Street Fighting Man e gli Stones politici
Inserito in "Beggars Banquet", album capolavoro pubblicato dai Rolling Stones proprio nel dicembre del 1968, 'Street Fighting Man' voleva essere il tentativo di Jagger di dare voce a quegli stessi giovani che aveva incontrato per le strade di Londra, convinti dei loro ideali a tal punto da combattere un nemico che non potevano attaccare direttamente.
Le parole di Jagger diventarono la prima vera esternazione politica degli Stones e si aprivano con un verso che invitava i ragazzi alla rivoluzione prendendo spunto da una canzone che sarebbe tornata più avanti nella sua vita, Dancing In the Street di Martha Reeves & The Vandellas che proprio Jagger avrebbe rifatto con David Bowie 25 anni dopo.
'Everywhere I hear the sound of marching, charging feet, boy 'cause summer's here and the time is right for fighting in the street, boy'
E più avanti, ancora, Jagger si chiede cosa possa fare mai un povero ragazzo se non cantarne in una canzone rock'n'roll, proprio come stava facendo lui. La risposta era combattere in strada, come stavano facendo in Francia, come aveva visto dalla televisione, come quel clima che i tranquilli studenti che protestavano in Inghilterra si erano trovati ad affrontare proprio quel giorno.
Una situazione che Jagger invita a cavalcare per fare una 'rivoluzione di palazzo', sovvertire il sistema ad ogni costo.
Il riff di chitarra di Street Fighting Man
L'idea per il riff portante di Street Fighting Man era venuta a Keith Richards già più di un anno prima ma era rimasta lì in fase di sviluppo, in attesa di riuscire a tirare fuori il sound che aveva in testa. Sound che riuscì a realizzare con un espediente tecnico.
Dopo non aver avuto fortuna in studio di registrazione, Richards si ritirò nella sua villa di Redlands dove iniziò a giocare con un registratore portatile della Philips. Utilizzando una chitarra elettrica, Keef avrebbe superato la portata del registratore e del microfono, non ne avrebbe cavato nulla se non del rumore indistinto e allora gli venne un'idea: usare una chitarra acustica.
La combinazione tra la chitarra acustica e l'effetto che veniva fuori dal registratore era proprio ciò che stava cercando per Street Fighting Man, un sound molto, molto rock ironicamente utilizzato senza strumenti elettrici ad eccezione del basso.
La musica in un primo momento era stata utilizzata per una canzone intitolata 'Pay Your Dues', che aveva un testo completamente diverso, e fu utilizzata come base per realizzare 'Street Fighting Man'.
Questo il demo di Street Fighting Man/Pay Your Dues: